MILANO – La Scuola Galdus colpisce ancora, mantenendo dritto il timone sulla rotta dell’alta formazione: su questa linea, iniziata anni fa e di cui abbiamo parlato più volte, attraverso corsi professionali e stage mirati e di livello e la costante partecipazione agli eventi del settore horeca, ora è il momento di approfondire ulteriormente l’offerta didattica. Il corso biennale accademico di Alta Formazione Tecnica COFFEE EXPERT PRO è in partenza.
La presentazione di questa proposta innovativa per gli studenti che vogliono fare dell’ospitalità il proprio mestiere con competenza e passione, è avvenuta presso la sede di Via G.B Piazzetta 2, a Milano.
Il percorso è stato organizzato dalla Fondazione ITS Agrorisorse, in partnership con il suo stesso socio fondatore, l’ente formativo Galdus, è di durata biennale per un totale di 2000 ore, di 944 previste come tirocinio curriculare.
Presenti e parte attiva di questo progetto, tre nomi che nella community specialty sono ben noti e sono garanzia di qualità: Chiara Bergonzi, Davide Spinelli e Alberto Polojac.
COFFEE EXPERT PRO: dopo anni di progettazione, entra nel vivo
I partecipanti che hanno aderito a questo corso professionale e seduti durante la giornata di lancio, sono variegati sia per età anagrafica che per background: molti arrivano dal settore dell’hospitality, sebbene non siano altrettanti quelli che dopo anni di esperienza sul campo, hanno affiancato la pratica a un percorso formativo.
Il Direttore responsabile del corso, Stefano Bertolina si è rivolto a tutti gli iscritti, invitandoli a portare a termine fino alla fine questo periodo formativo, finanziato con i soldi del PNRR, in modo da potenziare le proprie competenze : “La classe che abbiamo costituito è particolare, in quanto tanti stanno già lavorando” e proprio per questo COFFEE EXPERT PRO è stato strutturato per adattarsi il più possibile agli impegni professionali di molti dei presenti.
Donne, uomini, mamme, ragazzi: dalla signora di mezza età al giovane di 19 anni, gli studenti appartengono a contesti diversi, ma certo li accomuna tutti la voglia di mettersi in gioco e affrontare il lavoro dietro al banco come un professionista a 360 gradi.
Come ha spiegato bene il referente tecnico Davide Franzini, COFFEE EXPERT PRO si pone l’ambizioso obiettivo di consegnare al mercato del lavoro dei coffelier che siano indipendenti e in grado di gestire qualsiasi situazione si ponga loro di fronte nell’ambito della caffetteria.
E questo sarà possibile grazie alla frequentazione dei moduli improntati sulla struttura didattica di SCA Italy, con focus sulla parte brewing, barista e sensory – senza tralasciare chiaramente una base di conoscenza del caffè verde -.
A testimoniare come l’accesso ad un corso avanzato di questo tipo, sia essenziale per crescere in questo settore, sono intervenuti i tre trainer.
A partire dall’energica Chiara Bergonzi, che ha condiviso la sua storia professionale, concentrandosi sulla sua esperienza innanzitutto come latte artist, poi campionessa nazionale di questa disciplina e seconda classificata al mondo: “Per me è stata la svolta che mi ha cambiato la vita.”
Un racconto sensazionale, fatto di viaggi dall’altra parte del globo guidata dalla passione e dalla concentrazione su un unico obiettivo che però non ha mai esulato dal duro impegno quotidiano nel formarsi e tenersi aggiornati.
Per questo, un’offerta come quella di COFFEE EXPERT PRO, è incredibile: “E’ la prima volta che in un contesto privato, si ha l’opportunità di seguire un percorso aggiornato e professionalizzante. Il nostro compito è quello di inserirvi in questo sistema. Dovete fidarvi di noi trainer“.
Nel discorso si inserisce Spinelli, anche lui con i suoi anni di esperienza alle spalle, maturati tra la realtà dietro al bancone, le gare (è stato vincitore del campionato Aeropress) quelle in piantagione a contatto con la materia prima e all’interno di diverse aziende del settore: “Essere baristi significa dare dignità a tutta la filiera.
Per questo secondo me non esiste un barista specialty: chi sta dietro al bancone deve aver voglia di servire la bevanda come se la proponesse ad un suo partner. Ricordiamoci che il caffè è semplice, ma non riesce a tutti. E ci sono due modi per affrontare questo corso: studiare per ottenere un foglio di carta, oppure per apprendere. Io vi dico: non fidatevi di noi, anzi, fateci tante domande.”
A chiusura della presentazione, come antipasto alla degustazione finale di specialty in filtro preparati da Davide Spinelli, si è inserito nella discussione Alberto Polojac: giunto sin da Trieste per accogliere i corsisti, ha posto l’accento sulla filiera che sta dietro la tazzina, dal suo punto di vista di crudista.