TORINO – Sciopero di 4 ore dei lavoratori dello stabilimento Lavazza di Settimo Torinese. I lavoratori hanno manifestato davanti alla sede dell’azienda in corso Novara: alcuni lavoratori, soprattutto donne, si sono vestite da pacchetto di caffè.
«Abbiamo dimostrato all’azienda che non ci stiamo. Non si possono cancellare tutti gli accordi fatti finora. Con l’iniziativa di oggi apriamo un periodo di non belligeranza, per una settimana non faremo iniziative. Ci auguriamo che la Lavazza cambi linea e ci convochi», spiega Denys Vayr, segretario della Flai Cgil di Torino, secondo il quale l’adesione allo sciopero è stata altissima, del 98 per cento.
Da parte sua la Lavazza, “ribadisce il proprio rammarico per l’atteggiamento di chiusura e la poca disponibilità al confronto dimostrata dal sindacato” L’azienda sostiene di aver avviato “in stabilimento un’analisi approfondita dell’organizzazione e dei possibili miglioramenti e attende di poterla discutere nel merito. Come è noto, Lavazza ha preso una decisione strategica molto importante ponendo l’italia al centro della produzione, della ricerca e dello sviluppo”.
Un piano in cui lo stabilimento di Settimo “avrà un ruolo chiave per il successo, come lo è stato nella storia passata”. Ma, ha precisato la multinazionale del caffè, a determinate condizioni.
“Lavazza è pronta a fare investimenti rilevanti per puntare alla competitività di tutti i propri stabilimenti industriali, ma a settimo si trova di fronte alla necessità di un cambiamento fondamentale, a una svolta indispensabile per renderli possibili. Tali investimenti non possono prescindere dalla realizzazione anche a Settimo delle condizioni organizzative di cui il gruppo dispone in tutti gli altri siti produttivi, per poter lavorare in modo efficiente con prospettive importanti anche per i lavoratori” ha fatto sapere l’azienda in una nota.