MILANO – Ne abbiamo già parlato, anche con un intervista a Dario Ciarlantini, coordinatore nazionale Scae Italia, ma torniamo sull’argomento che ha suscitato curiosità e interesse.
Tutto nasce da una domanda: qual è il profilo aromatico dell’espresso italiano? La maggior parte degli abitanti del Balpaese lo sa istintivamente e spesso, all’estero, si lamenta del caffè che si trova a sorseggiare.
Ma un riferimento condiviso vero e proprio non c’è. Una lacuna che sarà colmata a Host 2017, dove Scae Italia vuole arrivare a presentare uno studio sul profilo aromatico dell’espresso italiano.
La prima tappa del percorso che porterà alla definizione dell’identità comune dell’espresso è la tavola rotonda di esperti e tecnici, aperta ad associazioni italiane rappresentative del mercato del caffè, che si terrà a Fiera Milano il prossimo 27 ottobre.
L’invito, aperto, vuole essere uno scambio di idee e di visioni. In questa occasione si getteranno le basi per una ricerca che produrrà, alla fine del percorso, un documento, scritto e tangibile, che definisca le caratteristiche del profilo aromatico della “tazzina”.
Il risultato in occasione di Host 2017 sarà messo a disposizione di tutti, gratuitamente, perché l’espresso italiano è un bene di tutti.
L’Italia del resto ha un ruolo leader nel mondo del caffè. I lavori e la relazione che ne risulterà saranno utili a spiegare al resto del mondo come realizzare il vero espresso italiano.
In questo modo si potrà tutelare il nostro espresso, non con un marchio ma con una ricerca che definisca la caratteristiche di questo prodotto.
Come partecipare alla riunione
Per partecipare alla riunione, scrivere a: info@scaeitalia.com .