MILANO – Con una nota ufficiale, Alberto Polojac, coordinatore nazionale Sca Italy, traccia una sintesi del lavoro svolto dal Chapter negli ultimi mesi. Dalla presenza al Sigep al Turin Coffee per passare agli approfondimenti, alla stampa generalista e, infine, alle nuove generazioni: Sca ha fatto conoscere il caffè specialty ad un pubblico sempre più vasto superando la comfort zone.
La sintesi di Alberto Polojac, coordinatore Sca Italy
“Il graduale ritorno ad una sorta di normalità ci ha permesso, quest’anno, di riprendere una serie di attività in presenza, tra le quali la nostra consueta riunione annuale in concomitanza con il Sigep. Sempre il Sigep ci ha restituito le competizioni nazionali di tre discipline: barista, brewers cup e cup tasters, gli unici campionati per i quali lo scorso anno è stato possibile svolgere le finali mondiali, con i WCC di Host a fine ottobre a Milano.
È superfluo soffermarsi su quanto sia stato complesso muoversi tra restrizioni che andavano e venivano, rendendo estremamente difficile qualsiasi programmazione a lungo termine.
Rimane il fatto che, nonostante tutto, si è continuato a perseguire uno dei nostri obiettivi principali: far conoscere il caffè specialty ad un pubblico sempre più allargato, superando la comfort zone degli addetti ai lavori.”
La presenza in agenda di numerosi eventi in piazza e gli approfondimenti di riviste non solo di settore
“Roma, Torino, Bari e Napoli. Queste le città che hanno visto la presenza di trainer e soci Sca Italy, per divulgare e diffondere il messaggio degli specialty coffee, ovvero caffè buoni, giusti e sostenibili per l’intera filiera. Il Turin Coffee rappresenta ormai un appuntamento fisso che anche quest’anno ha visto un’affluenza piuttosto importante di pubblico e una grande partecipazione agli interventi del palinsesto.
La neoeletta giunta e l’organizzazione hanno già promesso di ampliare lo spazio da dedicare allo specialty per l’anno in corso, affidandogli un ruolo da protagonista sul palco, visto il grande successo della scorsa edizione.
Per Roma, Bari e Napoli si è trattato invece di un possibile anno zero nella proposta di coffee festival locali, in città strategiche per proseguire la nostra campagna di divulgazione. Nell’attesa di far ripartire altri festival già rodati come Firenze, Trieste e Milano, ci portiamo a casa dei risultati piuttosto importanti.
In quest’ultimo anno, diversi sono stati anche gli approfondimenti dedicati agli specialty da parte della stampa generalista, grazie anche alle nostre attività.
A volte con toni puramente divulgativi, altre riprendendo in modo piuttosto acceso un tema che alla coffee community sta a cuore da diverso tempo: il prezzo finale di una tazzina di espresso e la diversificazione del mercato in base a fasce qualitative. Argomento più che mai caldo su cui sicuramente c’è ancora molto da lavorare per il futuro.”
Coffee Boom, Boot Camp e The Greatest Coffee Maker, la divulgazione passa attraverso la stampa generalista, il tema della sostenibilità e le nuove generazioni.
“Molte delle iniziative portate avanti hanno gettato solide basi per la programmazione futura. In particolare, vorremmo ricordare la nostra presenza con interventi in tema di sostenibilità, come al Boot Camp di Bargiornale, come membri di giuria e per le premiazioni finali del concorso The Greatest Coffee Maker, che vede coinvolti numerosi istituti dell’alberghiero di tutta Italia.
Il tema delle nuove generazioni è molto caro al nostro settore e può rappresentare la corretta spinta propulsiva per farlo crescere. Nuove generazioni e settore alberghiero hanno difatti fatto esplodere il nostro evento principale tenutosi il 1° ottobre in occasione dell’International Coffee Day, il Coffee Boom, lanciato attraverso un flash mob in piazza Duomo a Milano con la collaborazione di una folla di ragazzi provenienti dalla scuola Galdus di Milano.
Coffee Boom è un evento di cui siamo molti fieri per lo spirito di coralità e sinergia espresso da tutti i nostri soci attraverso la loro partecipazione, nonché per la diffusione sul territorio delle attività divulgative ad essa collegate: tra workshop, attività per la stampa e per le new generation degli istituti professionali. Possiamo dire, senza falsa modestia, di aver fatto arrivare l’aroma dello specialty in tutta Italia.”
Le competizioni, lo strumento che da 20 anni ci aiuta a far crescere il settore.
“Come già anticipato, quello appena trascorso è stato anche l’anno che ha visto il ritorno delle competizioni, congelate o rinviate per tutto il 2020. A cominciare dalle competizioni mondiali delle discipline barista, brewers cup e cup tasters, tenutesi all’interno di Host a Milano.
Colgo l’occasione per ringraziare i membri, il team di giudici e i volontari del nostro chapter che hanno contribuito in maniera attiva allo svolgimento di queste competizioni, il cui annuncio ufficiale – vale la pena di ricordarlo – è arrivato con soli due mesi di anticipo.
Con altrettanta tempestività è stato necessario preparare i campionati nazionali per le medesime discipline, organizzati come di consueto in occasione del Sigep, inizialmente programmato a fine gennaio e slittato in seguito a metà marzo.
Le competizioni, assieme alla formazione, sono da sempre i pilastri su cui si regge la nostra associazione. Lo testimonia il fatto che quest’anno si sono celebrati i 20 anni dei campionati baristi, che ovviamente hanno prodotto altrettanti campioni, divenuti negli anni dei veri e propri ambassador dello specialty coffee.
Anche qui il ringraziamento da parte nostra va al grande lavoro di Italian Exhibition Group che ci supporta sempre molto alacremente, a tutte le aziende sponsor delle gare, all’organizzazione nel backstage della Coffee arena, al team di giudici e ai volontari e ovviamente a tutti coloro che sono venuti a trovarci, anche per un semplice saluto, dopo due anni di assenza e di incontri virtuali.
Non è mancato poi anche il momento del Barista party, che per molti è occasione di incontro e rappresenta un momento di coesione e socializzazione molto importante.”
La presenza di Sca al World of Coffee
“Ora ci attende un altro appuntamento delicato e importante: con pochissimi mesi di preavviso è stato annunciato lo spostamento del World of Coffee, originariamente previsto a Varsavia, a Milano, il prossimo giugno.
Siamo elettrizzati, ovviamente, di poter ospitare ben cinque campionati che vanno a completare il quadro delle competizioni mondiali; non dimentichiamo tuttavia di rivolgere il nostro pensiero e la nostra costernazione alle motivazioni che hanno spinto questo spostamento e alla preoccupante situazione politica in Ucraina.
Ci faremo quindi trovare pronti per ospitare l’evento più atteso della coffee community che vedrà di nuovo Milano grande protagonista, essendo la prima città ad accogliere tutte le competizioni mondiali in uno stesso anno.
Bello sarebbe poterlo fare con un po’ più di leggerezza e serenità, che ci sentiamo di meritare dopo anni di estrema difficoltà. In momenti come questo possiamo solo dare il nostro messaggio di solidarietà, coesione e forza attraverso ciò che meglio sappiamo fare e che più di ogni altra cosa è in grado di mettere tutti d’accordo: il caffè nelle sue varie forme di preparazione.
Ci teniamo a ricordare che l’incasso derivante dalla vendita dei biglietti del WoC sarà interamente devoluto alle aziende e ai professionisti ucraini del settore.”
Il valore di un espresso? Passa attraverso il ruolo del barista
“Il Sigep è stata anche l’opportunità per intervenire come Sca Italy, sul palco della Vision Plaza in tema di innovazione. Barista sapiens, il titolo scelto per questo intervento, è disponibile in visione previa registrazione nell’area riservata del sito ufficiale di Sigep. Il tema scelto vuole porre l’accento sull’importanza, oggi più che mai, dell’elemento umano all’interno di una caffetteria moderna.
Non più semplicemente “mano” delle ormai datate regole delle 5M per un espresso perfetto, ma anche mente, cuore e voce di tutto il comparto. Il nostro attore protagonista, da solo, ha l’immensa responsabilità di poter concludere un racconto conquistando l’Oscar con un gran finale.
Un barista evoluto e camaleontico, insomma, che ha seguito e continua a seguire un percorso formativo costante in un mercato che è in perenne e repentina trasformazione. Un elemento su cui continuare a puntare, a livello umano e professionale.”
Progetti in sospeso Sca: viaggi in piantagione e handbook barista.
“Infine, alcuni progetti rimasti in sospeso, in gran parte dovuti alle difficoltà contingenti di limitazione negli spostamenti, difficoltà nella programmazione a lungo termine ed impegni individuali in un biennio senz’altro tra i più difficili e critici.
Per completare il progetto di valorizzazione della figura del barista, nel 2020 il chapter Sca Italy aveva strutturato un calendario di visite in piantagione chiamate Coffee Routes, con l’intento di far incontrare i due anelli più estremi della filiera: il barista e il farmer.
Mi auguro che, con il cadere di molte restrizioni, questi progetti possano essere ripresi in mano il più presto possibile, perché fondamentali per la crescita in materia caffè. Stesso discorso per gli handbook dedicati ai trainer, congelati da un po’ e in attesa di prendere forma e luce.”
Community Meeting alle 14 di mercoledì 30 marzo
“Non mi resta ora che ricordarvi l’incontro su Zoom di mercoledì 30 marzo alle ore 14 in cui si discuterà dello spostamento del World of Coffee, la principale fiera del settore specialty in Europa, a Milano, nelle stesse date in cui si sarebbe dovuto tenere a Varsavia, dal 23 al 25 giugno. Per accedervi è sufficiente registrarsi a questo link.”