MILANO – SCA Italy, un’Associazione complessa che si fa promotrice da anni del caffè di qualità, attraverso attività di diffusione culturale, coinvolgendo professionisti e investendo in formazione, aggiornamento e mondo gare nazionali e internazionali.
Dietro questo organismo che respira e vive energicamente, due donne altrettanto proattive: Stefania Zecchi, Membership Coordinator SCA Italy e Alessandra Di Dio, Marketing & Communication Coordinator SCA Italy, hanno fatto un po’ il punto sullo stato dell’Associazione, con un record di iscritti e il lavoro instancabile dei volontari.
SCA Italy, Stefania Zecchi apre il dialogo
Il 2023 si sta quasi per concludere, con i campionati mondiali alle spalle: com’è stato quest’anno per SCA Italy?
“Sono ormai molti anni che faccio parte della community di SCA Italy e mi rallegra il fatto che le sinergie che siamo riusciti a creare in questi anni hanno fatto sì che l’associazione sia diventata quella che è oggi: una comunità di professionisti che non cessano mai di imparare e migliorare le loro conoscenze e competenze per poter portare ai consumatori finali il meglio.
Nel chapter attuale SCA Italy, come in quello precedente, copro il ruolo di community coordinatrice, ovvero la coordinatrice dei soci. Questo mi permette di confrontarmi e tenermi in contatto ogni giorno con appassionati e professionisti del settore iscritti e non.
Insieme ai miei colleghi coordinatori abbiamo lavorato e lavoriamo costantemente per portare avanti i nostri obiettivi come chapter e quelli dell’associazione: la diffusione della cultura del caffè specialty su tutto il territorio nazionale tramite l’organizzazione e la partecipazione agli eventi del settore, l’innovazione e la formazione costante, la valorizzazione della figura del barista tramite l’organizzazione delle selezioni dei campionati sul tutto il territorio nazionale e di conseguenza i campionati finali di caffetteria che come da tradizione si svolgono tutti gli anni a SIGEP.
La nostra mission non è semplice, ma i risultati ottenuti in questi quasi due anni sono stati ottimi. Ai mondiali di Atene e a quelli di Taiwan i nostri campioni Fabio Dotti, Daniele Ricci, Giacomo Vannelli, Stefano Nodari, Roberto Breno e Marco Poidomani ci hanno regalato grandi emozioni portando l’Italia a dei livelli molto alti.”
Siamo al record storico di soci italiani (quanti sono?): cosa sta succedendo all’interno dell’Associazione e cosa rappresenta questo traguardo?
“Ad oggi SCA Italy può ritenersi una delegazione importante del circuito SCA. I numeri nazionali attuali: 720 soci totali (intestatari dell’account e membri aggiuntivi) e 478 nominal soci paganti. Ogni giorno ricevo mail di richiesta di informazioni sulla associazione e su come entrare a far parte della nostra community.
Mi commuovo sempre quando un ricevo messaggi del tipo “Sono un nuovo socio!” oppure “Da oggi faccio parte della community!”.
Siamo arrivati a dei numeri pre-pandemia e questo vuol dire che l’associazione lavora nella direzione giusta, che l’interesse c’è e siamo noi la community che deve incrementare sempre di più questi numeri. Questo vuol dire lavoro costante non arrendersi di fronte alle difficolta che arrivano, massima comunicazione e trasparenza.
La nostra community diventa sempre più grande e di valore: l’interesse proviene dai singoli baristi fino alle grandi aziende e per noi ogni socio è importante e cerchiamo di lavorare per loro.”
Questa adesione riflette anche un maggiore coinvolgimento del consumatore finale e dei baristi?
“Il consumatore post pandemia è più attento alle abitudini di consumo e sceglie in modo sempre più consapevole di come vivere la pausa caffè. Il consumatore cerca oggi un’esperienza e il barista formato è colui che, con professionalità e passione lo accompagna in modo semplice alla scoperta di gusti e aromi eccezionali, che non fanno parte della sua quotidianità.
La gara baristi può essere vista proprio come la simulazione di un incontro tra il consumatore e il barista che, con grande professionalità e partendo dai gusti personali di chi assaggerà il suo caffè, crea connessioni raccontando il lavoro quotidiano dei protagonisti della filiera per offrire un’esperienza autentica e di eccellente qualità.”
Prima ancora degli associati, il lavoro dei volontari è una colonna portante dell’attività di SCA Italy: cosa si può già dire delle forze messe in campo per il prossimo Sigep di Rimini?
“Durante il mio mandato mi sono focalizzata molto sul lavoro dei volontari che sono di importanza vitale per svolgere tutte le attività nella nostra associazione.
Già durante il Turin Coffe Festival, Milan Coffe Festival 2022 e SIGEP 2023 mi sono mossa per creare un gruppo eterogeneo di persone volenterose e interessate alla crescita dell’associazione.
Oggi mi fa immensamente piacere sentire i nostri volontari contenti delle loro esperienze e delle competenze e conoscenze acquisite nei vari eventi che abbiamo organizzato.
Far parte della community per me personalmente è stato sempre emozionante e coinvolgente e la condivisione dei suoi valori credo sia l’obiettivo maggiore. Qui siamo una comunità in forte espansione ed evoluzione, abbiamo sempre bisogno di nuove energie positive per costruire un futuro sostenibile del caffè specialty in Italia.”
Allora parliamo dell’aspetto della comunicazione di SCA Italy, seguito con cura da Alessandra Di Dio: cosa significa coordinare e coinvolgere così tanti volontari, spesso non ancora addentro le dinamiche dell’Associazione?
“Non so come ci riesce Stefania, ma devo dire che il coordinamento dei volontari, un punto cruciale del suo mandato, è strategico oltre che impegnativo. Da parte mia credo di riuscire a coinvolgerli usando poche parole: siamo tutti volontari.
Loro lo sono così come anche noi coordinatori: questo rende la comunicazione tra noi fluida. Coinvolgerli significa ricordarsi i motivi per i quali anche noi ci siamo candidate, cioè passione, voglia di fare e un po’ di follia.
Per ringraziarli e far capire loro che fanno parte della community, una parte del mio progetto “Dietro le quinte” che è rivolto a valorizzare le persone che contribuiscono con tempo ed energie all’associazione, è dedicato a loro.”
Come si avvicinano al mondo SCA Italy?
“Tantissimi ci guardano attraverso i social, ecco perché buona parte del mio lavoro ha valorizzato proprio questo mezzo.
Poi, una volta che ci hanno studiati e hanno capito che razza di compagnia bizzarra siamo, ci vengono a trovare agli eventi.
Lì è come se si accendesse una luce. Le persone, i caffè, le esperienze ti fanno vedere questo mondo sotto un altro aspetto, ti fanno sentire partecipe. Complice, direi.”
Qual è il canale, il punto di contatto, più seguito dai giovani e cosa li attrae di più: le gare, la formazione o le esperienze in fiera?
“Credo le esperienze in fiera, hanno davvero qualcosa di magico. Poi la voglia di capire, e quindi la formazione.
Ma tanti volontari SCA sono già molto avanti su questo punto, non pensare che volontario significhi novello del mondo del caffè. Tra i volontari ci sono competitor, titolari di caffetterie, autori di libri, AST.”
Oggi la comunicazione ha un ruolo fondamentale per far crescere SCA Italy e la comunità del caffè consapevole in Italia: com’è cambiato il vostro approccio e cosa ancora si può fare per migliorare?
“Personalmente ho cercato di rendere la comunicazione sul caffè e sull’associazione più popolare. Fuori dalla nicchia significa anche farsi guardare da professionisti esterni all’ambiente e capire come migliorare. È questo che intendevo con approccio trasversale, quando mi sono candidata, ed è questo che ho fatto.
L’infinità di cose che ancora si possono migliorare, non sto nemmeno a dirle. Una cosa che vorrei ancora cambiare è la comunicazione verso e dei competitor delle gare. Sarebbe bello dare più visibilità ai concorrenti, futuri ma anche passati.”
Ha l’occasione ora di comunicare ai potenziali prossimi volontari, in vista di Sigep: perché è importante partecipare e come iscriversi?
“FREE DRINKS l’hanno già detto? Scherzi a parte, secondo me è come quando devi partire per l’Erasmus: all’inizio hai un po’ paura, non conosci nessuno, ma poi diventa un’esperienza unica e alla fine siete tutti amici. E poi in questa storia c’è tanta cultura del caffè, per cui ne vale sempre la pena.
Per chi volesse proporsi come volontario, è sufficiente andare sul sito di SCA Italy o contattare a questo indirizzo email: community@scaitaly.coffee “