MILANO – Potrebbe sembrare una fake news, ma a quanto pare ha delle basi scientifiche solide, la notizia che vede cioccolato e tè come possibili bloccanti della funzione di un enzima in particolare presente all’interno del virus SARS-Co-2: secondo lo studio pubblicato su Frontiers in Plant Science, alcuni composti chimici presenti in tè verde, uva e cioccolato fondente, potrebbero limitare l’azione della proteasi contenuta nel Covid. Leggiamo meglio i dettagli dall’articolo di Federica Vitale su infinitynews.it.
SARS-CO-2: una importante scoperta
Secondo un nuovo studio, i composti chimici presenti negli alimenti o nelle bevande come il tè verde, l’uva e il cioccolato fondente, possono legare e bloccare la funzione di uno specifico enzima, o proteasi, del virus SARS-CoV-2. Secondo De-Yu Xie, autore dello studio pubblicato su Frontiers in Plant Science, le proteasi sono importanti per la salute e la vitalità di cellule e virus. Se vengono inibite, le cellule non possono svolgere molte delle loro importanti funzioni, come ad esempio la replicazione.
“Uno degli obiettivi della nostra ricerca è trovare nutraceutici negli alimenti o nelle piante medicinali che inibiscono il modo in cui il virus si lega alle cellule umane o la diffusione del virus nelle cellule umane“, afferma Xie.
La ricerca
Per lo studio, i ricercatori hanno eseguito simulazioni al computer e studi di laboratorio. Così, il team ha mostrato come reagiva la cosiddetta “proteasi principale” (Mpro) nel virus SARS-CoV-2, quando si è confrontata con una serie di diversi composti chimici vegetali già noti per il loro potere antinfiammatorio e antiossidante.
“Mpro in SARS-CoV-2 è necessario affinché il virus si replichi e si assembli. Se riusciamo a inibire o disabilitare questa proteasi, il virus morirà”, spiega l’autore dello studio.
Le simulazioni al computer hanno mostrato che i composti chimici presenti nel tè verde, in due varietà di uva moscata e nel cacao in polvere e nel cioccolato fondente, possono legarsi a diverse porzioni di Mpro.
“Mpro è dotato di una parte come un ‘sacchetto’ che è stato ‘riempito’ da composti chimici“, spiega Xie, aggiungendo che, durante il processo di analisi, “quando questa borsa è stata riempita, la proteasi ha perso la sua importante funzione“.
Esperimenti di laboratorio hanno mostrato risultati simili, poiché i composti chimici presenti nel tè verde e nell’uva hanno inibito la funzione di Mpro
Nel caso dei composti chimici del cacao in polvere e del cioccolato fondente, hanno ridotto l’attività di Mpro di oltre la metà.