MILANO – Il tabloid britannico Sun ha raccontato l’avventura di Maurizio Sarri al Chelsea, che è appena partita. Ma ha anche scritto che il nuovo manager dei Blues avrebbe già avanzato le sue richieste precise. Pensate al mercato? Siete fuori strada: caffè, carne e mozzarella, direttamente dalla sua terra. L’aveva detto che il mercato lo annoia, no?
Stando al quotidiano Sun, l’ex-allenatore del Napoli non è esattamente un fan del cibo inglese e, nonostante non veda l’ora di vivere a Londra avrebbe già preso accordi per farsi spedire tutto ciò che nella sua cucina non deve mai mancare. Alla faccia di ogni tipo di stereotipo sugli italiani…
Caffè made in Italy ma torrefatto a Napoli
Per quanto riguarda il caffè l’unico che da tempo beve Sarri era quello dello era sponsor del Napoli (Kimbo n.d.r.), per cui non aveva difficoltà a farselo recapitare. In patria. Adesso dovrà ricordarsi di ordinarlo, se non vuole accontentarsi di uno di quelli serviti in Gran Bretagna.
In ogni caso, forse in attesa della spedizione, Sarri ha già chiesto consiglio a Zola, suo nuovo assistente, in modo da avere una lista dei migliori ristoranti e negozi italiani nella zona di West London.
Da notare che il caffè in questione è citato dal Sun, anche con una fotografia del prodotto.
Il fatto curioso è che l’allenatore del Chelsea non sa che 3 dei 18 bar dello stadio della squadra britannica servono già caffè Kimbo.
Sì perché Kimbo è uno dei marchi più forti sulla piazza di Londra e della Gran Bretagna intera. Infatti in caffè made in Napoli ha da anni un’attiva filiale britannica sotto le insegne Kimbo Uk distributore di caffè.
Ma la storia di Kimbo in Gran Bretagna è più lunga perché risale agli anni ’90 l’accordo di importazione con la Metropolitan Coffee Company di Londra.
Metropolitan Coffee Company, società di distribuzione di bevande per il canale Horeca, che poi a metà 2009 fu aquistata dalla società partenopea, all’epoca ancora Cafè do Brasil, l’ azienda produttrice dei Caffè a marchio Kimbo e Kosè.
Con quella operazione Metropolitan Coffee Company diventò una filiale della Cafè do Brasil, pur continuando ad operare con lo stesso nome. L’azienda italiana confermò, così, il suo obiettivo di rafforzarsi in quei mercati strategici per la promozione all’estero dell’espresso italiano.
L’intera gamma di prodotti a marchio Caffè Kimbo fu presentata durante Caffè Culture ’09, all’epoca la più importante manifestazione britannica dedicata al mondo del caffè e delle caffetterie che nel 2009 si tenne il 20 ed il 21 maggio all’Olympia National Hall, Londra. Il lancio dei prodotti sul mercato avvenne proprio nel giugno 2009.
Poi, in tempi più recenti, il subentro della Kimbo Uk. E proprio questo attivismo spiega la presenza del caffè napoletano in 3 dei 18 bar dello stadio del Chelsea. Una gran bella cosa per l’esigente palato di Maurizio Sarri.
Ed è da notare che il caffè Kimbo è presenta in alcuni degli storici pub inglesi. Infine la presenza dell’Ambasciata del Caffè Kimbo, presso il caffè Caldesi, antico locale nella City, la zona degli affari.