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sabato 29 Marzo 2025
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Sara Mazzoni, Treedom: “Dal 2019 piantati in Guatemala oltre 30mila alberi di caffè permettendo l’emancipazione delle coltivatrici”

Mazzoni: "Il cuore del progetto sono le 80 caficultrici che hanno formato una giunta guidata da Doña Juanita. È stato un passo fondamentale verso la loro indipendenza economica: attraverso il progetto Caffè Doña Lucero, le coltivatrici hanno visto aumentare i loro guadagni del 50% rispetto al mercato locale. È un cambiamento significativo, considerando che tradizionalmente, nonostante il loro importante contributo alla produzione, molte di loro non avevano accesso diretto ai ricavi"

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Treedom, la realtà che in meno di 15 anni ha piantato nel mondo oltre 4 milioni di alberi, ha presentato il progetto di piantumazione di alberi di caffè in Guatemala introducendo il caffè Doña Lucero (ne abbiamo parlato qui). Per saperne di più sul progetto, abbiamo intervistato Sara Mazzoni, head of marketing, communication and B2C channel di Treedom.

Che cos’è nello specifico Treedom? Come è nata la piattaforma?

“Treedom è la prima piattaforma che permette di piantare alberi a distanza e seguirne la storia online. L’idea è nata nel 2010 quando i nostri fondatori, Federico Garcea e Tommaso Speroni, osservando il successo di Farmville su Facebook (un gioco che permetteva di creare la propria fattoria virtuale), ha intuito che se milioni di persone erano entusiaste di piantare alberi virtuali, avrebbero apprezzato ancora di più piantare alberi veri.

Oggi abbiamo superato i 4 milioni di alberi piantati in 17 paesi, collaborando con centinaia di migliaia di agricoltori locali. Ogni albero è geolocalizzato e fotografato, creando un legame tangibile tra le persone e il loro impatto ambientale positivo”.

In cosa consiste il progetto in Guatemala? Quando è iniziato e quali sono stati i risultati raggiunti?

“Il progetto, avviato nel 2020 nella regione di Huehuetenango, si concentra sulla coltivazione del caffè d’altura, tradizione storica di quest’area. Forniamo formazione specializzata alle coltivatrici locali, includendo materiali agricoli e assistenza tecnica per migliorare le tecniche di coltivazione.

Il programma ha un forte focus sull’empowerment femminile, potenziando le competenze tecniche delle partecipanti e promuovendo una gestione efficiente delle risorse.

In questo paese, grazie all’impegno attivo, dal 2019 a oggi, sono stati piantati oltre 30.000 alberi di caffè, rendendo possibile una vera e propria rivoluzione sociale: 80 donne guatemalteche, tramite la lavorazione dei frutti di questi alberi, si sono unite – sotto la sapiente guida dell’associazione umanitaria AMKA – per diventare produttrici e imprenditrici di caffè, conquistando così un’indipendenza economica e un’emancipazione altrimenti irraggiungibili”.

Come è cambiata nel tempo la filiera del caffè di Petatàn?

“La filiera è diventata più strutturata e sostenibile, con particolare attenzione alla lavorazione tradizionale del prodotto. Le coltivatrici seguono un processo accurato: dopo la raccolta, le bacche vengono spolpate manualmente, utilizzando mulini tradizionali.

I chicchi vengono poi immersi in acqua per alcuni giorni, lavati accuratamente e fatti essiccare per 4-5 giorni sui tetti o nei cortili delle abitazioni, preservando così la qualità del prodotto”.

Il progetto non riguarda solo la sostenibilità ambientale ma ha anche un ruolo sociale. Che ruolo hanno avuto le donne nell’iniziativa e come ne hanno beneficiato?

Il cuore del progetto sono le 80 caficultrici che hanno formato una giunta guidata da Doña Juanita. È stato un passo fondamentale verso la loro indipendenza economica: attraverso il progetto Caffè Doña Lucero, le coltivatrici hanno visto aumentare i loro guadagni del 50% rispetto al mercato locale.

È un cambiamento significativo, considerando che tradizionalmente, nonostante il loro importante contributo alla produzione, molte di loro non avevano accesso diretto ai ricavi”.

In che modo avete collaborato con l’associazione AMKA per sostenere le donne guatemalteche nel progetto?

“AMKA è il nostro partner strategico dal 2018. La loro esperienza sul territorio e la loro presenza consolidata in Guatemala sono state fondamentali per costruire un rapporto di fiducia con le caficultrici.

Hanno svolto un ruolo chiave nel collegare tutti gli attori della filiera, dalla coltivazione fino alla produzione del caffè in polvere, garantendo la sostenibilità dell’intero processo”.

Per questo Natale, al regalo di un albero di caffè da piantare all’interno della filiera di Petatàn, si accompagna una confezione di caffè Doña Lucero. Quali sono le proprietà della miscela?

Il Doña Lucero è un caffè di alta qualità caratterizzato da note di cioccolato fondente e tabacco, con un’acidità perfettamente bilanciata. Ha ottenuto la prestigiosa certificazione CSC, che garantisce standard qualitativi superiori attraverso controlli rigorosi lungo tutta la filiera produttiva, dalla piantagione alla tazzina.”

Quali sono gli obiettivi di Treedom per il futuro? Che ruolo occuperà il caffè?

Il caffè Doña Lucero rappresenta una svolta importante per noi: è il primo prodotto che chiude il cerchio, rendendo tangibile il lavoro che portiamo avanti da 14 anni. Chi pianta un albero di caffè del progetto Amka lo riceve in omaggio, creando così un collegamento diretto tra l’impatto ambientale e sociale del proprio gesto.

Continueremo a svilupparlo come fiore all’occhiello della nostra offerta, dimostrando come sia possibile unire sostenibilità ambientale ed empowerment sociale.”

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