PESCARA – Dopo i fratelli Bazzara, Amigos Caffè e Goppion Caffè, adesso è il turno della storica torrefazione di Pescara Saquella 1856 di unirsi nella causa per proporre il vero espresso tradizionale italiano all’Unesco. Insieme a tante altre torrefazioni di tutta Italia, parte del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale, ha partecipato all’appello lanciato dai principali attori della filiera al ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, per sostenere la candidatura del rito del caffè espresso italiano.
“Quello del caffè espresso in Italia è molto più di un rito quotidiano – spiega Giorgio Caballini di Sassoferrato, presidente del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale.
Saquella 1856 non è da sola
Ormai sono tanti gli articoli di giornale su diverse testate che hanno dato spazio alla vicenda che va avanti ormai da anni, a colpi di incontri e sessioni a Roma. Nessuno molla però, perché quando c’è passione, tempo ed energie non mancano facilmente.