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venerdì 22 Novembre 2024
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SANZIONE – Caffè verde, carciofo e gli altri: stop ai prodotti dimagranti “naturali”

Facevano leva su presunti "snellenti naturali" come il caffè verde, il carciofo o il lampone. Promettevano dimagrimenti immediati e duraturi che, ovviamente, non erano in grado di dimostrare. 11 prodotti dimagranti non funzionano: così l'Antitrust ha multato con 650 mila euro la società Perfoline per pubblicità ingannevole

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Dimagrire con il caffè verde, il carciofo o con la zuppa di cavolo? Perdere i chili di troppo affidandosi a misteriosi mix, composti da frutta esotica o caffè verde? Le pubblicità dei prodotti dimagranti naturali, che avrebbero dovuto consentire risultati eccezionali, hanno tratto in inganno diversi consumatori.

Merito di una presenza martellante sui social network, ma anche via email, YouTube e mini siti dedicati.

Adesso l’Antitrust ha multato le due società Perfoline Sa e Perfoline SAS per pubblicità ingannevole, con una sanzione rispettivamente di 250.000 e 400.000 euro.

I prodotti finiti sotto la lente del Garante sono Carcioforte, CaféForm, Cavolo Forte, Decaburner, Maggie Drozd, Total Fit 2020, GlucoBurner, Slim 5, Abrelax 3, Caffè Verde Forte Plus e Ketomang Express Forte.
Affermazioni prive di evidenza scientifica “Perdere peso velocemente: con gli incredibili poteri dimagranti del carciofo in una capsula iper-concentrata” (Carcioforte) e ancora “Potere dimagrante della zuppa di cavolo finalmente in una capsula” (Cavolo Forte).

Testimonianze di presunte consumatrici soddisfatte e composti in grado di far perdere peso “senza privazioni né estenuanti esercizi”.

Tutte affermazioni prive di dimostrazione scientifica e per cui non si potevano escludere effetti dannosi per la salute. Queste le motivazioni della multa imposta a Perfoline Sa e Perfoline SAS dall’Antitrust, che ha puntato il dito su 11 prodotti dimagranti commercializzati dalle società.

Promesse impossibili rivolte a persone vulnerabili

I contenuti delle pubblicità lasciavano intendere che l’assunzione dei prodotti pubblicizzati era sufficiente, di per sé, per dimagrire in modo considerevole, stabile e in breve tempo.

Il tutto, sempre secondo le pubblicità, senza ricorrere a un regime alimentare ipocalorico o a un esercizio fisico controllato.

L’aggravante era che questi messaggi, prevalentemente indirizzati verso gruppi di consumatori obesi o in sovrappeso, risultavano più convincenti proprio perché rivolti a persone particolarmente vulnerabili.

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