Per la prima volta al mondo, sono stati certificati con la tecnica del fingerprinting i lotti, il cui genoma corrisponde esattamente al codice genetico del JBM
DNA Analytica è l’unica realtà al mondo in grado di fornire agli operatori del settore del caffè analisi e certificazioni basate sul DNA.
Nasce nel 2011 ed è uno spin off dell’Università degli Studi di Trieste che da oltre 15 anni svolge attività di ricerca in questo campo.
Nel 1997 il codice genetico del caffè era ancora sconosciuto, quando Ernesto Illy si mise in contatto con il professor Giorgio Graziosi, esperto di genetica dell’Università triestina, per analizzare una particolare varietà del caffè dal punto di vista del suo DNA.
Da qui ha preso il via il percorso che ha portato alla registrazione di due importanti brevetti: il primo riguarda l’identificazione delle diverse varietà della pianta, il secondo brevetto relativo alla tecnica del fingerprinting, che consente l’identificazione dei profili delle miscele o delle varietà di Arabica e di Robusta.
In 15 anni i ricercatori hanno dato il via alla decodifica e il sequenziamentodel genoma della Robusta; il prossimo obiettivo è la decodifica dell’Arabica, un cammino molto più complesso rispetto al precedente.
Basti pensare che i cromosomi di un Robusta sono 22; quelli dell’Arabica 44.
«Se stendessimo su una linea il DNA di un chicco di caffè Arabica – afferma Giorgio Graziosi – potremmo compiere il viaggio di andata e ritorno dalla Luna».
Questi studi hanno una grande potenzialità di applicazioni pratiche, come sotto riportato:
– Confronto fra campione di prova e grosse partite
– Analisi quantitativa e/o qualitativa di miscele arabica/robusta
– Certificazione di miscele specifiche o di caffè gourmet
– Certificazione caffè ogm/non ogm
L’APPLICAZIONE: IL DNA DEL JAMAICA BLUE MOUNTAIN
Sandalj Trading Company, trader di caffè verde di Trieste operante a livello internazionale, ha affidato al prof. Graziosi e al suo Staff l’analisi del DNA del Jamaica Blue Mountain (JBM), uno dei caffè più ricercati e costosi.
Per la prima volta al mondo, sono stati certificati con la tecnica del fingerprinting i lotti, il cui genoma corrisponde esattamente al codice geneticodel JBM.
DNA Analytica Srl dispone di una banca dati del DNA di 320 varietà di caffè Arabica ed il DNA del JBM in possesso della Sandalj Trading Company è stato confrontato con i vari campioni di DNA di caffè della Banca Dati.
È risultato che il campione della Sandalj Trading Company è identico al campione di JBM della banca dati.
COS’È IL FINGERPRINTING E COME SI APPLICA AL CAFFÈ
Il fingerprinting è un’analisi del DNA finalizzata all’identificazione certa di un determinato campione biologico, sia esso umano o di altro organismo vivente di cui si conosca il corredo genetico.
Normalmente il caffè è venduto già tostato e spesso macinato e il consumatore è costretto a fidarsi di quanto riportato in etichetta.
Gli stessi operatori del settore sono costretti a tostare, macinare e assaggiare il caffè in tazza per valutarne la qualità del caffè verde acquistato.
Il fingerprinting può risolvere qualsiasi dubbio, offrendo un dato inconfutabile a un costo molto contenuto (€ 80-200 a seconda del tipo di analisi).
OBIETTIVI
La mission di DNA Analytica si traduce nella protezione di acquirenti e consumatori di caffè grazie al confronto tra i campioni di caffè verde e alla verifica dell’origine varietale, come è avvenuto per il Jamaica Blue Mountain certificato dalla Sandalj Trading Company.
Info: DNA Analytica
(nella foto in alto il Prof. Giorgio Graziosi)