SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Ascoli Piceno) – I primi 150 anni del “Caffè Sciarra” di San Benedetto del Tronto festeggiati con una grande torta, decorata con una bella foto d’epoca, dai discendenti dei fondatori e dagli attuali titolari. Michele e Manuela Ciccarelli insieme alla loro mamma Elena Tassi, dal 1992 gestori dello storico Caffè, hanno infatti organizzato una simpatica festa dedicata anche a tutta la clientela, per ricordare, insieme alla storia del locale, la storia della nostra Città dall’Unità d’Italia in poi. Già, perché, a ben guardare, il Caffè Sciarra è praticamente coetaneo dell’Italia Unita!
“In realtà, – ci illustra in proposito Mauro Sciarra, mostrandoci lo storico documento con cui, nell’anno 1962, al proprio avo Giuseppe veniva rilasciata la licenza numero 10 della provincia di Ascoli Piceno – il Caffè è ben più antico ed esisteva già ai tempi di Domenico, padre di Giuseppe, e probabilmente anche prima, quando questo territorio apparteneva ancora al Regno pontificio. Il censimento degli esercizi commerciali, però, con la concessione delle licenze, nel nostro territorio è iniziato solo dopo l’Unità d’Italia, e così la datazione ufficiale del Caffè è necessariamente quella del 1962, anche se certamente esisteva già da molto tempo prima”.
Storia recente del Caffè Sciarra
Mauro Sciarra appartiene alla quarta generazione di una dinastia storica nell’ambito della caffetteria locale anche se, a dire il vero, l’attività è rimasta “in famiglia” solo fino alla terza generazione. Nel 1992, infatti, la gestione è passata alla famiglia Ciccarelli sebbene il nome dell’esercizio sia poi rimasto invariato, a segnare la continuità con un locale che ha accompagnato la storia di San Benedetto del Tronto. È stata proprio la famiglia Ciccarelli, dicevamo, con Michele, Manuela ed Elena Tassi, ad organizzare la festa per i 150 anni del “Caffè Sciarra” e ad essa, oltre ai clienti, hanno partecipato, ospiti d’onore, i discendenti dei fondatori. In particolare, insieme a Mauro, il cugino Giampiero Sciarra e gli altri familiari tra i quali Brunella Paoletti, Alessandra Sciarra e Riccardo Sciarra, hanno ripercorso con la memoria la storia dell’antico locale, da quando rappresentava il punto di riferimento per i lavoratori della marineria fino a quando, nel secondo dopoguerra, ospitava persino incontri politici.