domenica 22 Dicembre 2024
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Per il torrefattore Vancheri “Le capsule sono un falso progresso perché conta soltanto il profitto”

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MILANO — Continuano le reazioni agli interventi, sulle nostre colonne, del torrefattore ferrarese Alberto Trabatti relativi alle capsule. Riceviamo e pubblichiamo questa riflessione di un altro torrefattore, Salvo Vancheri, che ci scrive da Caltanissetta e che è sempre molto attento a tutto quello che si muove nel mondo del caffè. Una posizione molto decisa, come tutte quelle che l’imprenditore siciliano ci ha trasmesso nel corso degli anni.

di Salvo Vancheri

Nei paesi asiatici preparare una tazza di tè è un rito, far bollire l’acqua mettere
l’infuso e sentirne gli aromi, sono quasi gesti rituali. Una poesia che aumenta il piacere di godersi in pieno relax una tazza di tè. Dimenticando per qualche attimo le nostre frenesie. Per noi occidentali, e gli italiani in particolare, il caffè ha la stessa valenza del tè.

Mi viene in mente il grande Edoardo de Filippo che “In questi fantasmi“ spiega come si fa il caffè con la “ napoletana “ al suo dirimpettaio. Chi di noi non ha imprecato quando
non si riesce ad azzeccare subito il giusto grado di molitura usando la macchinetta
espressa. Per poi gioire, subito dopo, nel veder uscire dai beccucci l’amata bevanda.

Cremosa e profumata, con l’aroma e il profumo di caffè che fin da piccoli ha
accompagnato i nostri risvegli mattutini.

Tutte queste tradizioni, cultura, comportamenti, hanno distinto il nostro modo di essere italiani

Basta ricordare i tanti capolavori della letteratura o le conquiste scientifiche nate e sviluppate davanti ad una fumante e profumata tazza di caffè. Tutto questo, oggi, lo si vuole annullare in nome e per conto di un’evoluzione e di un falso progresso.

Ma in realtà in nome solo del profitto, della monopolizzazione esclusiva. Infine, della speculazione a tutti i costi e senza tenere conto della salute dei consumatori e infiascandosene dell’ambiente. Perché egregi amici è questa la nuda è cruda realtà senza tanti giri di parole.

Il “profitto“ il “monopolio“

Di fronte a questi, non ha importanza se le capsule o le cialde possono arrecare danno alla salute del consumatore o arrecare danni irreparabili al ambiente in cui viviamo, il profitto prima di tutto . È assurdo leggere che il problema delle capsule si risolva smaltendo le stesse nell’indifferenziata. Come se messe in quel cassonetto esse si
vaporizzassero all’istante.

Dimenticando di dire che occorrono 100 anni per biodegradare una capsula, o peggio ancora vi è un grosso dubbio su eventuali danni arrecati alla salute con una persistente è lunga assunzione di bevande calde contenute in capsule. Nel dubbio bisognerebbe vietarne l’uso. Ma questo non è possibile: gl’interessi sono enormi, il profitto, il denaro prima di tutto.

E la politica sta a guardare

Ed in modo ipocrito vieta i coton fioc, mi vien da ridere. Tutto questo la dice lunga sul potere che certe lobby affaristiche esercitano sulla politica Italiana o Europea. Le stesse lobby che hanno trasformato le torrefazioni in banche che finanziano i loro clienti ed utilizzano la leva finanziaria per fare concorrenza “sleale“ alle piccole torrefazioni la cui missione è la qualità.

Come è diventato sporco il mondo del caffè

In cui personaggi senza scrupoli parlano di business caffeicolo è non sanno neppure di che colore siano i fiori della pianta del caffè.

Salvo Vancheri

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