MILANO – Una tazza di caffè in più al giorno potrebbe ridurre il pericolo di ammalarsi di diabete e migliorare la salute. L’associazione è stata scoperta da una nuova ricerca pubblicata su `Diabetologia´, rivista ufficiale dell’associazione europea per lo studio del diabete. Aumentando l’assunzione di caffè si riduce il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2, secondo l’indagine condotta da Frank Hu e Shilpa Bhupathiraju dell’Harvard University che indica anche il quantitativo necessario da consumare quotidianamente per scongiurare l’arrivo della malattia metabolica.
La regola è incrementare l’assunzione di caffè in media a una tazza e mezzo al giorno, approssimativamente trecentosessanta millilitri.
A questi dosaggi in quattro anni il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2 cala drasticamente. I consumatori forti – quelli che consumano da tre a più tazze di caffè al giorno – sono quelli risultati a rischio inferiore di sviluppare diabete, un pericolo più basso del 37 per cento rispetto ai consumatori lievi con una o meno tazze al giorno. Il consumo di tè non è apparso correlato alla diminuzione di pericolo di diabete di tipo 2. L’associazione è risultata valida solo per i caffè non decaffeinati.