MILANO – Pasta all’arrabbiata, ma anche pizza alla marinara, abbinata a finocchi o cicoria a cena, con un assaggio di cacao a merenda e un bicchiere di latte caldo prima di andare a letto.
A descrivere all’Adnkronos Salute i golosi alleati di chi soffre d’insonnia è Antonio Sbardella, medico nutrizionista del Centro ricerche Vis Sanatrix Naturae di Roma, in vista del XIV Convegno di bioterapia nutrizionale, in programma sabato nella Capitale, dedicato agli alimenti nella gestione della ritenzione idrica e dell’insonnia.
«L’insonnia è figlia di varie cause. Può essere legata a disturbi del fegato o delle ghiandole surrenali; allo stress; ai farmaci o anche a squilibri alimentari. In base alle cause, esistono alimenti che possono aiutare a superare il problema. E altri da ridurre o evitare in particolari ore, per non peggiorarlo», spiega Sbardella.
Nel caso di problemi legati a disturbi epatici è utile «non sovraeccitare il fegato; con i formaggi, soprattutto la sera.
Questo è un alimento che chi soffre d’insonnia dovrebbe evitare – raccomanda il nutrizionista. Meglio optare per carboidrati e farinacei, ricchi di triptofano, un precursore della serotonina. Davvero prezioso per il sonno. Bene dunque pasta all’arrabbiata o pizza, purché sia ben fatta. E e non continui a lievitare anche una volta mangiata. E senza mozzarella, abbinate a un contorno e magari anche al dolce. Perché gli zuccheri aiutano il riposo.
Bene anche «il latte caldo con il miele, ricco di triptofano. E persino il cacao, che però – avverte il medico – dovrebbe essere amaro e va assunto intorno alle 17.30, non dopo, perché per la trasformazione del triptofano in serotonina occorrono 3-4 ore».
In caso di insonnia legata a disturbi delle «ghiandole surrenali o del fegato, il problema si manifesta con risvegli tra l’una e le tre di notte, mentre se il colpevole è lo stress, spesso si fatica ad addormentarsi e ci si sveglia intorno alle 4-5 del mattino. In questo caso – conclude – è importante evitare l’alcol, che affatica il fegato e fa salire la pressione, e ridurre drasticamente carne rossa, uova, capperi e pasta di grano duro: meglio riso, farro e alimenti che contrastano la ritenzione idrica, come finocchio, cicoria e cipolla».