MILANO – A colazione 100 grammi di latte parzialmente scremato, caffè e un cucchiaino di zucchero. Oppure uno yogurt magro anche alla frutta, da accompagnare a una fetta biscottata o un biscotto. Insomma, si parte già che sembra un po’ di esser a dieta.
Invece, a metà mattina una mela, una pera o un kiwi. A pranzo una confezione da ottanta grammi di tonno sgocciolato, insalata, fagiolini o bieta. In alternativa un hamburger da 100 grammi, zucchine, insalata o fagiolini, con un cucchiaio d’olio. A metà pomeriggio un’arancia, una pera o un kiwi e la sera 130 grammi di petto di pollo. O una pari quantità di pesce, insalata, cicoria o zucchine con un cucchiaio d’olio e quaranta grammi di pane.
Dieta di compenso consigliata dal professor Pietro Migliaccio
Il nutrizionista, per depurarsi e non soccombere alle abbuffate di Natale. «Non c’è bisogno di fare alcuna rinuncia durante il cenone della vigilia, quello di fine anno o il pranzo di Natale. Che sono momenti di convivialità importanti, a meno che non si abbiano problemi cardiaci, diabete o colesterolo alto – spiega il nutrizionista. – ma in alcuni giorni specifici è consigliato seguire un regime alimentare controllato, da alternare alla dieta abituale».
La dieta di compenso è consigliata il 22 dicembre, il 24 solo per quanto riguarda il pranzo, il 27 e il 29, e poi il 2, il 4 e il 7 gennaio. Per depurarci, soprattutto il giorno successivo alle abbuffate, possiamo optare anche per mezzo chilo di frutta al giorno o molta insalata.
«Durante le feste occorre poi fare molta attenzione a non eccedere con l’alcol – ricorda lo specialista – oltre a non bere se dobbiamo guidare dobbiamo tenere sempre presente che un bicchiere di vino bianco o rosso ha 100 calorie. Se ne beviamo 4 bicchieri è come mangiare un piatto di pasta ben condito o una bella fetta di panettone (120-150 grammi)».
Per smaltire pranzi e cene, poi, il consiglio del professor Migliaccio è quello di fare una lunga passeggiata, anche in collina: si bruciano calorie e ci si rigenera a contatto con la natura.