di Irene Maria Dianda*
Le origini della pianta che produce le famigerate fave di cacao risalgono a prima della scoperta dell’America. Gli europei infatti scoprirono per la prima volta il cosiddetto “cibo degli dei” durante le successive conquiste del continente. Nella nostra penisola, la lavorazione del cioccolato è complessa più di quanto si possa pensare. Vanta anni e anni di tradizione e le ricette si tramandano gelosamente di artigiano in artigiano.
Nel popolare film dedicato al cioccolato e ai dolci, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il lavoro più pesante e misterioso di preparare i dolcetti è infatti lasciato a lavoratori in miniatura che non si lamentano mai. Recentemente, ricercatori universitari negli Stati Uniti hanno scoperto i veri responsabili della bontà del cioccolato: i batteri intestinali.
È risaputo che il cioccolato, in particolar modo quello di tipo fondente, faccia bene al cuore: è considerato addirittura un toccasana naturale per il sistema cardiovascolare, senza esagerare ovviamente. Lo studio presentato in occasione del convegno nazionale dell’American Chemical Society di inizio anno, un’organizzazione che rappresenta ogni tipo di professionista in campo chimico, spiega come benefici del cioccolato fondente siano strettamente correlati con l’ambiente batterico della flora intestinale.
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La ricerca ha analizzato il comportamento nell’organismo di tipi di microbi che coadiuvano la fermentazione del cioccolato una volta digerito. Il connubio tra questi ed i così chiamati microbi “buoni” produce nell’intestino composti antinfiammatori responsabili delle proprietà benefiche per il cuore, che poi andranno ad agire positivamente nell’organismo, diminuendo infatti le infiammazioni del tessuto cardiovascolare e riducendo il rischio di ictus.
E ancora, gli autori dello studio affermano che abbinare fibre del cacao con sostanze prebiotiche potrebbe migliorare la salute in generale. Sarebbero due azioni svolte in una poiché la funzione dei prebiotici è quella di aumentare i microbi intestinali eliminando ogni tipo di germe o parassita presente.
Questo studio finalmente può farci mettere il cuore in pace quando ci sentiamo in colpa ogni volta che ingurgitiamo un quadretto di cioccolato di troppo, specialmente durante il periodo festivo. Ci ha dato inoltre l’idea per un regalo di Natale in ritardo: un bel libro di ricette. Sono sempre più i cuochi che sperimentano ricette salate a base di cioccolato.
Irene Maria Dianda