Archiviate le vacanze (più o meno per tutti) e ripreso il lavoro, solo una cosa può aiutarvi a riprendere il ritmo che vi serve per affrontare un nuovo anno. La solita: il caffè con la sua caffeina.
Caffeina, il sostegno energetico che ci serve
Già in un altro articolo avevamo accennato a come funzionava il caffè e gli effetti che scatenava nel cervello. Adesso approfondiamo la questione, grazie a questo articolo e a un video (per vederlo basta cliccare sulla freccia nell’immagine a fianco) realizzato da ASAP Science.
Il caffè dà una botta, risveglia e mantiene attenti e vigili per tutto il giorno.
La magia si realizza grazie a una particolare procedura, cioè la riduzione dell’adenosina. Sostanza prodotta nel nostro organismo durante la fase di veglia e che induce al senso di stanchezza e torpore. Mentre si dorme, la concentrazione di adenosina cala. Per questo al risveglio, se si è dormito bene, ci si sente belli pimpanti.
Dal punto di vista chimico, la questione è interessante.
La caffeina ha una struttura molecolare molto simile a quella dell’adenosina.
Questo crea l’inganno: i recettori cerebrali la scambiano per adenosina e legano con lei, provocando l’effetto opposto a quello naturale. L’adenosina indurrebbe sonnolenza, mentre la caffeina “lascia scorrere le sostanze stimolanti” dell’organismo. Ci si sente svegli e pieni di energia.
Il problema è che la cosa dura poco: il cervello capisce il trucco e allora crea nuovi recettori per legarsi con l’adenosina. Questo implica che ci vorrebbe nuova caffeina, in un circolo infinito.
Guarda il video: http://youtu.be/4YOwEqGykDM
Fonte: http://www.linkiesta.it/cosa-fa-caffeina-cervello