MILANO – Il caffè si conferma un prodotto trainante, che registra una crescita costante. Dopo esser stato tra i protagonisti della fiera dell’ospitalità appena conclusa, HostMilano, è tornato a far parlare di sè anche al Salone Franchising che era in programma dal 24 al 26 ottobre a Fiera Milano city. Leggiamo in che modo ha trovato il suo spazio, dal sito dell’ansa.it.
Salone Franchising: il prossimo appuntamento anche per i coffeelover
Il mercato del caffè in costante crescita. In particolare dal 2011 quello in cialde e capsule segna una avanzata ogni anno a doppia cifra. È di 260 euro la spesa media annua pro-capite per il caffè in Italia, 857 milioni di euro il valore del mercato del caffè porzionato nel 2017, 97 caffè il consumo medio pro-capite mensile. A trainare il trend positivo anche l’ingresso di nuovi operatori e nuovi sistemi.
L’ultima frontiera del consumo è il concept store del caffè di alta qualità
Non solo per il segmento ‘home’ ma anche per il ‘fuori casa’ e per l’ufficio. La novità, dopo HostMilano, il salone appena concluso dedicato al mondo della ristorazione e dell’accoglienza, è sbarcatA alla 34ª edizione del Salone Franchising, che si è conclusa il 26 ottobre a Fieramilanocity. A idearlo il Fondatore e Ceo di 101Caffè, e membro della giunta nazionale di Federfranchising, Umberto Gonnella.
“Abbiamo inventato il concept store del caffè di alta qualità in tutte le sue forme”, afferma Gonnella
“Un progetto che, nell’arco di sette anni, è cresciuto in maniera costante e misurata, dando vita ad oltre 101 punti vendita in Italia e all’estero. Host e il Salone franchising operano in sinergia e si rivolgono al futuro del commercio. Essere presenti ad entrambe le manifestazioni conferma la capacità del marchio di saper abbracciare una nuova cultura del servizio, non solo per il consumo home ma anche per quello fuori casa horeca ed uffici e di essere pronti con una divisione B2B”, dice Gonnella.
In particolare, sottolineano da 101Caffè
“la distribuzione multicanale è uno dei fattori di successo, a testimoniare la grande varietà dei canali di vendita. Per essere sempre più capillari nella propria distribuzione, le aziende stanno incrementando le partnership con canali non necessariamente collegati al caffè. Come ad esempio i negozi del circuito della grande distribuzione che vendono. Oltre alle macchine per l’erogazione, anche le confezioni di porzionato”.