GAGGO MONTANO (Bologna) – Evoca Group, così come ha comunicato, ha dovuto razionalizzare il proprio assetto industriale e allineare la propria capacità produttiva alle richieste del mercato. L’emergenza sanitaria ha deteriorato ulteriormente la situazione di sovraccapacità produttiva del gruppo e le condizioni dello stabilimento di Gaggio Montano, dove le diverse misure già implementate per dare una prospettiva allo stabilimento non sono più sufficienti. Tutti questi motivi, hanno portato Evoca Group a dichiarare l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Saga Coffee a Gaggio Montano entro la fine del 2022 e la necessità di cessare le produzioni entro il primo trimestre dello stesso anno. La situazione da questo annuncio si è evoluta, secondo quanto riporta ilrestodelcarlino.it, con l’incontro tra chi rappresenta i lavoratori dell’azienda (che non hanno mai smesso di presidiare lo stabilimento da più di un mese) e due imprese interessate alla reindustrializzazione del sito. Secondo ilrestodelcarlino.it, sono la Tecnostamp Triulzi di Carate Brianza (Monza) e la bergamasca Minifaber, che si occupa di lavorazione lamiere. Riportiamo di seguito la notizia.
Saga Coffee in fase di acquisizione
Riferisce Il Resto del Carlino: Fra le due aziende e la proprietà, il gruppo bergamasco Evoca che intende chiudere il sito di Gaggio entro il 2022, c’è già un preaccordo, ma l’accordo definitivo andrà raggiunto nelle prossime settimane anche sulla base della trattativa con i sindacati.
All’incontro, con l’amministratore delegato di Evoca Andrea Zocchi, erano presenti gli imprenditori Alessandro Triulzi (Tecnostamp Triulzi) e Raffaello Melocchi (Minifaber). Per le istituzioni hanno partecipato il sindaco metropolitano Matteo Lepore e l’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla. Su Facebook il governatore Stefano Bonaccini commenta: “Si può aprire una fase nuova”
Gli imprenditori hanno annunciato l’intenzione mantenere il sito di Gaggio Montano e di riqualificarlo, anche tenendo conto della sfida green col riciclaggio a fine vita dei prodotti, attraverso investimenti in nuovi macchinari e una formazione specifica dei lavoratori per quanto riguarda le fasi di produzione delle materie plastiche. Per quanto riguarda la lavorazione della lamiera, le competenze e i macchinari già presenti nel sito consentirebbero una rapida ripartenza delle produzioni. Gli imprenditori si sono resi disponibili a incontrare le organizzazioni sindacali per specificare ulteriormente il proprio piano industriale.
“E’ un percorso serio – ha commentato su ilrestodelcarlino.it l’assessore allo sviluppo economico, Vincenzo Colla -. C’è la disponibilità di due grandi gruppi a investire e reindustrializzare il sito di Gaggio. Come Istituzioni siamo pronti ad accompagnare tale percorso”.
“Esprimo un giudizio positivo sull’incontro in Regione tenutosi oggi sulla vertenza Saga Coffee – Gruppo Evoca. – afferma il sindaco Matteo Lepore
-. Siamo di fronte ad una novità importante, la disponibilità di due gruppi industriali, Tecnostamp Triulzi e Minifaber, a realizzare un progetto di reindustrializzazione del sito di Gaggio Montano. Come sindaco di Bologna metropolitana ho confermato la disponibilità delle istituzioni locali che rappresento a fare ogni cosa sia necessaria per il buon esito della vertenza. Rimango dell’idea che il miglior modo per fermare le delocalizzazioni sia incentivare le localizzazioni, e qui nel nostro territorio metropolitano ci sono tutte le condizioni per accogliere progetti industriali veri, e questo sembra esserlo”.
Le organizzazioni sindacali, da parte loro, hanno chiesto di conoscere nei dettagli il progetto industriale e le relative garanzie occupazionali.
L’assessore ha concluso l’incontro riconvocando il tavolo per il prossimo 11 gennaio e ha invitato il Gruppo Evoca e le Organizzazioni sindacali a utilizzare tutto il tempo disponibile per approfondire e definire le condizioni necessarie ad accompagnare il processo di reindustrializzazione dei nuovi imprenditori e, contestualmente, per attivare tutte le garanzie che tutelino i lavoratori della Saga Coffee.
Minifaber: ora stop al presidio
“Non vorrei sembrare fazioso: non siamo un fondo d’investimento, siamo gente che sporca le mani ancora tutti i giorni”. Si presenta così Raffaello Melocchi, patron della bergamasca Minifaber, acquirente ‘a sorpresa’ dello stabilimento della Saga Coffee. Melocchi ha una lunga frequentazione con lo stabilimento di Gaggio, ex Saeco Vending: “Conosco Gaggio e Saeco dal 1979 – racconta – Saeco è stata il mio principale cliente per decenni”.
Minifaber lavora lamiere e la dotazione di Gaggio, assicura Melocchi, è più che adatta al suo lavoro: “Una volta capito bene cosa possiamo utilizzare degli impianti esistenti, e ho già visto che quasi tutto si riutilizza, sarà più veloce il nostro avvio rispetto a quello di Tecnostamp Triulzi”.
Tecnostamp, rappresentata da Alessandro Triulzi, è attiva nello stampaggio di materie plastiche. L’idea dei due imprenditori è quella di operare come contoterzisti sfruttando le sinergie delle rispettive competenze, anche in ottica green: “Anche gli impianti produttivi, che nel nostro progetto verremmo a realizzare, sono impianti che nascono con l’ottica di riutilizzare e riciclare i materiali dal fine vita”, spiega Triulzi.
Che ora chiede di terminare il presidio:
“Possiamo valorizzare un impianto che funziona, se l’impianto è morto non riusciamo a resuscitarlo. Quindi speriamo che ci sia la volontà di terminare il presidio e di dare avvio a una fase nuova e rimettere in funzione l’impianto, perché noi vorremmo vederlo funzionare”. Triulzi avverte: “Chi vuole intendere intenda, c’è un momento per reclamare e poi c’è un momento per lavorare”.
Bonaccini: “Fase nuova”
Ecco il lungo post su Facebook del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Si può aprire una fase nuova. Due importanti gruppi imprenditoriali disponibili a investire nella Saga Coffee di Gaggio Montano. Con un progetto di reindustrializzazione dell’attuale stabilimento, puntando anche su settori innovativi dell’economia circolare. Niente spostamento della produzione quindi, che conterebbe su professionalità e macchinari esistenti.
Si tratta di Tecnostamp Triulzi di Carate Brianza e Minfaber Spa di Bergamo, che in partnership hanno già firmato un pre-accordo con l’attuale proprietà, Evoca, in vista di un’intesa definitiva. E’ quanto emerso alla riunione del tavolo su Saga Coffee oggi in Regione, a Bologna, al quale, insieme agli enti locali, ai sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e alla Rsu, e a Confindustria, hanno partecipato i nuovi acquirenti. Come Istituzioni siamo pronti ad accompagnare questo nuovo percorso, sostenendo un progetto industriale solido e con le necessarie garanzie occupazionali. Rilancio e tutela del lavoro di tutti che rappresenta l’obiettivo primario, che condividiamo con i sindacati e il territorio”.