domenica 22 Dicembre 2024
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Saeco trova 239 volontari. Tutti fuori con l’incentivo da 75mila euro

Intesa sulla mobilità volontaria per l'impresa di Gaggio Montano, teatro di una dura vertenza nei mesi scorsi. Le persone che usciranno equivalgono agli esuberi dichiarati a novembre da Philips

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di MARCO BETTAZZI*

Alla fine l’azienda trova tutti i volontari di cui aveva bisogno: 239 persone che usciranno entro la fine dell’anno dalla Saeco di Gaggio Montano (nella FOTO sopra una delle manifestazioni notturne davanti all’ingresso dello stabilimento) con l’incentivo massimo previsto, 75mila euro lordi.

Finisce così la lunga vertenza del marchio di macchine da caffè dell’appennino bolognese, dove gli operai hanno presidiato i cancelli notte e giorno per oltre due mesi per contrastare il piano di tagli con 243 esuberi annunciato il 26 novembre scorso dalla multinazionale olandese Philips, che possiede Saeco dal 2009.

La vertenza. Dopo 72 giorni di presidio e blocchi dei camion, con vari momenti di tensione, si è arrivati a un accordo doloroso firmato all’inizio di febbraio al Ministero dello sviluppo economico, che vede l’azienda promettere investimenti per 23 milioni di euro tra 2016 e 2017 per trasformare la fabbrica in un centro d’eccellenza per macchine d’alta gamma.

Dai 540 dipendenti attuali si sarebbe però dovuti scendere di parecchio, grazie a un sistema di incentivi economici a scalare e al sostegno della Regione per trovare altri posti di lavoro.

La firma. Dopo la firma dell’accordo e il referendum tra i lavoratori, oggi pomeriggio è stata firmata ufficialmente l’ipotesi tra sindacati e azienda sulla mobilità volontaria (domani toccherà ai lavoratori approvarla in assemblea, anche se non sono previste sorprese), che certifica che ci sono 239 persone disponibili a uscire con gli incentivi massimi.

“Il dialogo con le parti sindacali prosegue in maniera costruttiva e l’ipotesi di accordo consente di gestire nel migliore dei modi la mobilità su base non oppositiva – spiega Nicholas Lee, ad di Philips Saeco –. Stiamo lavorando tutti insieme con il comune obiettivo di rilanciare il sito di Gaggio Montano”.

“Con l’accordo abbiamo voluto tutelare al massimo chi poi avrebbe deciso di lasciare l’azienda – aggiunge Marino Mazzini, segretario della Fim Cisl –. Ora vigileremo affinché vengano rispettati i patti sugli investimenti e sul futuro della Saeco”.

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