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martedì 05 Novembre 2024
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La via del tè dalla Cina in Sardegna: il progetto per la produzione made in Italy

Il progetto favorisce il processo di coinvolgimento di giovani e lavoratori in un ambito agricolo internazionale, aggrega giovani e territorio a un disegno di cooperazione internazionale che ha fondamenti culturali molto profondi.

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MILANO – Il tè è una bevanda che spesso e a ragione viene collegato alle sue origini orientali, in particolar modo alla Cina. Ma anche in Italia non ci si limita a consumarlo, ma anche a coltivarlo: dall’esempio piemontese che ha vinto diversi premi importanti, ora parliamo della Sardegna. Anche l’isola ha visto nascere un progetto portato avanti dalla cooperativa Alea, per la produzione made in Italy del tè. Leggiamo la notizia completa da vistanet.it.

Sardegna e Cina: punto in comune, il tè

“La via del tè: dalla Cina alla Sardegna, agricoltura solidale e innovativa” è il titolo del progetto promosso dalla cooperativa Alea con il contributo della Fondazione di Sardegna. Il progetto mette in campo la cooperazione internazionale, l’innovazione tecnologica, l’agricoltura sociale e l’internazionalizzazione dei processi produttivi.

Nei mesi scorsi è stata avviata la creazione di un giardino del tè cinese in Sardegna

Con la coltivazione di piantine in alcuni terreni dell’Ogliastra da studenti e da soggetti socialmente deboli che hanno partecipato a un percorso di inserimento lavorativo.

Tutto ciò con l’utilizzo di strumenti e tecnologie di precisione che rendono la coltivazione del tè sardo-cinese un modello di eccellenza in agricoltura, sia a livello nazionale che internazionale.

Il progetto favorisce il processo di coinvolgimento di giovani e lavoratori in un ambito agricolo internazionale, aggrega giovani e territorio a un disegno di cooperazione internazionale che ha fondamenti culturali molto profondi.

Gli obiettivi sono:

– Promuovere e rafforzare i rapporti commerciale e di dialogo tra la Sardegna e la Cina;

– Sperimentare una nuova produzione agricola nell’isola con l’applicazione di tecnologie di precisione;

– Aprire la strada al marchio del “Tè sardo cinese” con importanti ricadute economiche e anche turistiche;

– Formare all’innovazione;

– Realizzare un nuovo modello di scuola e lavoro in campo agricolo;

– Inserimento socio-lavorativo delle fasce più deboli.

Il progetto consentirà di sperimentare una nuova coltivazione in Sardegna puntando su una vera eccellenza della Cina: il tè

L’isola, grazie al suo clima mite e temperata tutto l’anno, è il prototipo ideale per questo tipo di produzioni in Italia. L’altro risultato è creare una generazione di giovani coltivatori di tè sardo cinese con il metodo dell’agricoltura 4.0. e con la cultura dell’internazionalizzazione delle produzioni e dell’impresa.

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