MILANO – Riportiamo dal blog gestito dal giornalista Gianluigi Goi, agricolturaeambiente.it che tratta tematiche che intrecciano l’agricoltura all’ambiente in maniera approfondita e tecnica, un articolo che racconta della fusione del caffè a un superfoods: dagli Stati Uniti, la startup Ryze Superfoods ha creato un prodotto con basso contenuto caffeinico, ma che conserva il sapore della bevanda, tramite l’utilizzo di funghi.
Ryze Superfoods: la storia dietro questa tazzina particolare
Le lauree (conseguite all’Università di Harvard) sono di quelle che contano per davvero, la voglia di fare e intraprendere tipica di certi giovani americani capaci di sognare in grande, il campo da studiare quello, difficile ma ricco di prospettive, dei superfoods. E’ con questi intendimenti che i due giovani americani Andrée Werner e Rashad Hossain hanno di recente dato vita, dopo un anno di studi e sperimentazioni, alla startup Ryze Superfoods allocata nella kennediana Boston. Mission dell’azienda la produzione di superfoods cioè di alimenti particolarmente ricchi di nutrienti e apportatori di altre sostanze benefiche.
La scelta dei due giovani è caduta sul caffè, che gli americani consumano in grande quantità, ma di un caffè con un tasso di caffeina ridotta
Aspetto, questo, gradito a molti consumatori che mal sopportano l’urto della caffeina che può causare nervosismo, sbalzi d’umore e soprattutto sonno di scarsa qualità. Di qui la ricerca di additivi rigorosamente naturali per ovviare a questo inconveniente che i due giovani hanno trovato in sei funghi “medicinali” coltivati negli Usa: Cordyceps, Lion’s Mane, Reishi, Turkey Tail, King Trumpet e Shiitake. Funghi, come diversi altri, conosciuti come “funzionali” in quanto è provato che aumentano la resistenza e le prestazioni fisiche nell’uomo. Nella fattispecie si dichiara che aiutano la digestione, il sistema immunitario, il controllo delle infiammazioni e dello stress.
Questa piccola-grande meraviglia, a seconda dei gusti e delle tendenze, ha ottenuto un notevole successo commerciale che sta spingendo i due imprenditori a perseguire altre strade ma, sottolineano, il primo “amore fungino” al grato sapore di caffè non lo dimenticheranno mai.
Il prodotto, commercializzato con il marchio Ryze, composto da polvere di caffè arabica con aggiunta dei sei funghi e di olio Mct (per aiutare a “bruciare” i grassi), mediamente contiene il 50% in meno di caffeina. Diluito con acqua, gradisce l’aggiunta a piacere di panna e/o latte e dolcificanti. Definito apportatore di “energia calma e concentrazione nitida”, presenta gusto liscio e cremoso. Per doverosa correttezza si segnala che la notizia è stata ripresa dalla rivista online Fresh Plaza.
Gianluigi Goi