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sabato 02 Novembre 2024
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Ryoma ha acquisito la Univerbar (lavaggio): presto nuovi modelli e sinergie con Astoria e Wega

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GALLIERA VENETA (Padova) – Univerbar, azienda del mondo del lavaggio, produttrice di lavastoviglie, lavabicchieri e lavatazzine professionali, di Galliera Veneta in provincia di Padova, è stata acquisita da Ryoma, la holding Company di partecipazioni attiva nel settore caffè e già proprietaria di CMA e dei marchi Astoria e Wega nonchè delle consociate estere del Gruppo, in Stati Uniti, Francia, Romania e Russia.

Per Ryoma Srl, è venuto il momento di ripartire con una nuova avventura.

E da pochissimo è online anche il rinnocato sito dell’azienda padovana all’indirizzo www.univerbar.it

Univerbar: la nuova sfida per Ryoma

Adesso, Ryoma è attesa quindi da una nuova intrigante missione, quella di fare tornare a crescere significativamente l’azienda padovana Univerbar che ha chiuso il bilancio 2017 con qualche milione di fatturato e che ha davanti a sé significative opportunità di business anche all’estero.

Univerbar: il mondo del lavaggio completa quello del caffè

Il mondo dei pubblici esercizi è quindi il territorio comune sulla quale si è instaurata questa nuova sinergia tra il settore del lavaggio e quello delle macchine espresso.

La Univerbar è una realtà nata trent’anni fa, grazie all’iniziativa lungimirante dell’imprenditore Gianluca Cecchin. Un’impresa ereditata dal padre e poi sviluppata sino al raggiungimento di un fatturato di quasi dieci milioni di euro all’apice della crescita.

Una macchina lavabicchieri di Univerbar in azione

A questo punto, Cecchin si ferma, per diverse ragioni, personali e professionali.

Un anno fa è nata l’idea in Ryoma. Ovvero quella di rilevare l’azienda di Galliera Veneta dalla famiglia Cecchin. Si tratta certo di un’impresa relativamente piccola nel suo ramo. Almeno se paragonata alla concorrenza come Dihr, Honveed o Comenda. Eppure, si tratta di una marca che offre una gamma prodotto base affidabile e molto solida.

Dunque Univerbar rappresenta un’ottima base di partenza. Da cui iniziare per crescere, per potersi così ritagliare uno spazio in un mercato importante.

Tutti presupposti attraenti per un’impresa come Ryoma, particolarmente attenta alle opportunità che si nascondono proprio tra le piccole realtà italiane.

Il marchio Univerbar

Il cambio di gestione

Il titolare uscente, Cecchin, affiancherà Ryoma durante la prima fase di passaggio che è già in corso. Un periodo di supporto, per consentire alla nuova squadra di inquadrare meglio la realtà industriale di Univerbar. Un interregno esplorativo che si prevede durare il giusto periodo per un passaggio di consegne equilibrato.

I lavoratori ed il tessuto industriale non saranno modificati. Univerbar è un’impresa dalle solide radici con la necessità di sviluppare potenti rami e foglie rigogliose.

Una macchina lavapiatti in azione

Il nuovo approccio

Federico Gallia, ci spiega meglio come Ryoma intende approcciare “Il cliente di oggi, è sempre più attento alla professionalità specifica. Nei prodotti o servizi che acquista ricerca il massimo sia in termini di concorrenzialità che di know-how. Ecco perché è importante avere una struttura di livello e competente nel proprio specifico campo capace di soddisfare le esigenze dei clienti.”

Un’ulteriore vista dello stabilimento

Gli obiettivi futuri

La gamma di Univerbar, al momento, è ancora a livello base. Sono prodotti apprezzabili per solidità e prezzo vantaggioso. Il marchio è sicuramente un ottimo trampolino per potenziare l’offerta, con delle soluzioni più articolate. E Ryoma intende proprio lavorare su questo aspetto in vista di Host 2019.

“La strategia è dunque quella di fare crescere forti competenze in maniera settoriale. Tuttavia, il sostegno delle diverse entità produttive del Gruppo non è da escludere. Nella prima fase ci concentreremo principalmente sul completamento della gamma e sullo sviluppo dell’elettronica per posizionare l’azienda al livello che merita.” conclude Federico Gallia.

Ma punto di grande orgoglio sarà senz’altro quello di vedere un marchio iconico come Univerbar, crescere nel mercato del lavaggio dando continuità al lavoro della famiglia Cecchin che con grande cura e passione ha investito nell’azienda.

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