MILANO – Sei milioni di dollari per combattere il nemico numero uno della Coffea: la famigerata ruggine del caffè. La somma è stata stanziata, per i prossimi quattro anni, dal Dipartimento Usa dell’agricoltura (Usda), attraverso la Specialty Crop Research Initiative (SCRI) del National Institute of Food and Agriculture (Nifa).
Finanzierà le attività di un consorzio diretto dalla non-profit hawaiana Shac (Synergistic Hawaii Agriculture Council). Gli interventi riguarderanno, in prima battuta, i produttori delle Hawaii e di Porto Rico. Ma le loro ricadute andranno ben al di là di queste due aree di produzione.
La ruggine del caffè (Coffee Leaf Rust, clr in acronimo, o Roya) è un fungo patogeno che attacca le foglie della pianta, noto con il nome scientifico di Hemileia vastatrix. È una delle malattie crittogamiche più gravi nelle zone calde umide di bassa altitudine e arreca danni gravissimi.
Attacca l’apparato fogliare dove, nella pagina inferiore, si presenta inizialmente con macchie arrotondate pallide e traslucide che, in pochissimi giorni, diventano gialloarancio, a seguito della produzione di spore.
Le foglie muoiono e cadono, lasciando le ciliegie prive di nutrimento. In linea generale, la Coffea arabica è più sensibile agli attacchi della ruggine.
Le finalità del progetto
Il progetto ha cinque finalità principali: sperimentare sul campo varietà resistenti; monitorare il diffondersi della malattia e individuare tecniche agronomiche di difesa; individuare trattamenti fungicidi e metodi di controllo biologici; realizzare analisi economiche sulla coltura del caffè negli Usa.
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