MILANO – Inevitabile prestare attenzione quando si adocchia una notizia che più o meno dice così: volete evitare di rovesciare il caffè dalla vostra tazza quando siete in movimento o in auto? La fisica può venirvi in aiuto. Per questo non possiamo fare a meno di proporvela.
Si tratta di un vero studio che è stato pubblicato sulla rivista Physical Review e che dimostra che, quando si cammina con una tazza in mano, il nostro corpo produce delle frequenze naturali che fanno agitare il caffè nella tazza, e che anche la più piccola irregolarità nel movimento può portare a una macchia sul pavimento.
“La dinamica dei fluido dietro ai movimenti del caffè in una tazza non è affatto semplice”, ha detto Rouslan Krechetnikov dell’University of California a Santa Barbara, negli Usa, ingegnere a capo dello studio. “Nel nostro esperimento abbiamo chiesto a un volontario di camminare a diverse velocità, a volte concentrandosi sulla tazza, altre guardando dritto, con una tazza cilindrica munita di sensori per determinare quando il caffè usciva dal bordo”.
Ne è venuto fuori un sistema fisico complesso, in cui variabili come età, fisico e stato di salute si intersecano con le forze e le accelerazioni dei fluidi. “Uno studio interessante che dà da pensare”, ha detto Andrzej Herczynski, fisico del Boston College. “Sono un po’ deluso che si sia solo focalizzato su tazze cilindriche e non su quelle classiche o coniche, ma si tratta certamente di una ricerca degna di premio Ig Nobel (il premio parodia del Nobel assegnato a ricerche scientifiche meticolose ma perfettamente inutili, ndr)”.