Scrivo in seguito agli articoli sul tema “il caffè nella ristorazione” di Francesco Sanapo e Espresso Giada. Condivido anche io, che della mia azienda GustoTop ne ho fatto la ragione di essere, l’importanza dell’argomento.
E nel video che trovate sopra sono contenute le testimonianze di alcuni ristoratori che hanno scelto le cialde di carta.
Tuttavia osservo che le cialde di carta, se fatte come si deve e cioè con prodotti di qualità e lavorate in modo non industriale, con macchine da caffè studiate ed adeguate alla cialda, possono apportare un beneficio senza confronti al ristorante.
La cialda non è la capsula di plastica!
Aggiungo che non sono per nulla contrario al metodo tradizionale dei grani. Anzi.
È un metodo certamente adatto a quelle attività dove non vi sono tempi morti e vendite di almeno 4/5 kg a settimana in modo che la macchina da caffè possa dare il meglio. Senpre che il barista sia preparato sul come fare un buon caffè.
Mi permetto inoltre di aggiungere che un buon caffè artigianale lo è quando si può parlare del prodotto. E cioè quando un prodotto visto che è un prodotto della terra sia accompagnato da certificati. Che attestino la provenienza, tipo di caffè, produttore e una scheda sensoriale.
Io i miei caffè li propongo in questa maniera in modo che il consumatore conosca il più possibile ciò che beve piuttosto che confondere un caffè per un marchio.
Insomma se il ristoratore è non disposto ad ascoltare un consiglio piuttosto che ad essere preso dai giochetti economici di chi non ritiene che la qualità sia elemento fondamentale, al ristorante ci si dovrà sempre accontentare.
Una bottiglia di vino ha un’etichetta che ci garantisce su tutto
Speriamo che ci sia una presa di coscienza rapida anche con il caffè. In modo che dentro la tazzina non si trovi soltanto una bevanda calda e nera. Ma un’anima vera.
Giuseppe Rossetto
Gustotop Caffè