martedì 29 Ottobre 2024

Roma: in vista del Giubileo mancano oltre 60mila figure professionali tra camerieri, cuochi e lavapiatti

Claudio Pica, il presidente di Fiepet Confesercenti Roma e Lazio : “Un problema sentito da anni ma che ora rischia di rappresentare una vera e propria emergenza anche perché va ad impattare con uno dei grandi eventi che dovrà ospitare la Capitale, ovvero il Giubileo 2025”

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Il Giubileo è ormai vicino: il Papa aprirà la Porta Santa di San Pietro il 24 dicembre prossimo e la chiuderà il 6 gennaio 2026. Durante questo periodo il Santo Padre concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che si recano a Roma. Ma la Città Eterna potrebbe non essere pronta ad accogliere una tale mole di seguaci: se ad aprile mancavano all’appello 44mila lavoratori tra cuochi, camerieri e altri lavoratori nell’horeca, a luglio la voragine è salita a oltre 60mila unità. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Efa News.

Giubileo a Roma: mancano all’appello oltre 50mila figure professionali

ROMA – A Roma incombe il Giubileo 2025 ma permane l’incognita di hotel, bar e ristoranti. Già ad aprile, l’osservatorio Fiepet Confesercenti di Roma e Lazio aveva lanciato l’allarme sulla scarsa disponibilità di camerieri, cuochi, lavapiatti e altri profili dell’horeca. Nel giro di tre mesi, la situazione è addirittura peggiorata: se ad aprile mancavano all’appello 44mila lavoratori, in luglio la voragine è salita a oltre 60mila unità.

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“Un problema sentito da anni”, ha dichiarato il presidente di Fiepet Confesercenti Roma e Lazio Claudio Pica, “ma che ora rischia di rappresentare una vera e propria emergenza anche perché va ad impattare con uno dei grandi eventi che dovrà ospitare la Capitale, ovvero il Giubileo 2025”.

Quando ormai mancano soltanto cinque mesi all’apertura della Porta Santa, con il probabile arrivo di circa 35mila pellegrini, la federazione è consapevole della necessità di affrettare i tempi e trovare una soluzione. Neanche il protocollo d’intesa sottoscritto con l’istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” è riuscito a frenare l’emergenza. “Serve una collaborazione con le istituzioni per reperire il personale”, suggerisce Pica.

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