domenica 22 Dicembre 2024
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Roma: boom di scontrini irregolari. E c’era anche chi aveva una doppia cassa

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ROMA – Sono circa 5.800 (il 54,71%) su oltre 10.600 controlli eseguiti nella capitale e in provincia nei primi cinque mesi dell’anno le irregolarità riscontrate dai finanzieri del Comando provinciale della capitale sul fronte del riscontro della emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali da parte degli operatori commerciali.

In particolare, ammontano a 1.241 (63,60% sul totale dei controlli) ed a 4.530 (52,16%) le irregolarità riscontrate, rispettivamente, per le ricevute e gli scontrini fiscali. Nella sola città di Roma si registra una percentuale di irregolarità del 64,82% per le ricevute e del 64,89% per gli scontrini fiscali (457 irregolarità su un totale di 705 controlli, per le ricevute, e 2.680 su un totale di 4.130, per gli scontrini fiscali).

Numerosi i casi di «esercizi privi di qualsivoglia autorizzazione amministrativa e di ristoranti che, contrariamente a quanto disposto dalla normativa vigente, addebitavano ai clienti costi aggiuntivi a titolo di coperto».

La doppia cassa

In un noto bar del centro storico della capitale, i militari del I Gruppo hanno scoperto l’esistenza di un doppio misuratore fiscale. Oltre a quello autorizzato con cui venivano emessi scontrini per una parte irrisoria delle consumazioni, ce ne era un altro, nascosto sotto il bancone, che permetteva all’esercente di consegnare ai clienti scontrini formalmente ineccepibili ma, in realtà, privi di rilevanza fiscale. Consentendo così di evitare la contabilizzazione degli incassi effettivi: in questo modo, spiegano i finanzieri, «in poco più di due mesi, sono stati occultati corrispettivi per oltre 650 mila euro, oltre all’evasione dell’Iva per 65 mila euro». Inevitabile la segnalazione all’Agenzia delle Entrate per la sospensione dell’attività commerciale da uno a sei mesi e l’irrogazione della sanzione amministrativa.

Controlli aumentati per il Giubileo

I controlli disposto dai vertici locali della Guardia di finanza sono cresciuti in concomitanza con il «Giubileo Straordinario della Misericordia». Soprattutto nei confronti di esercizi commerciali collocati nel centro storico e nelle zone più frequentate dai pellegrini e dai turisti. Casualmente il numero delle violazioni rilevate in cinque mesi di attività coincide con quello relativo ai primi sette mesi del 2015, su un totale di 9.800 attività ispettive.

Chiusi 37 locali a Roma

L’anno scorso e nei primi cinque mesi del 2016 sono state formulate alle tre Direzioni provinciali dell’Agenzia delle Entrate 117 proposte (di cui 40 riguardanti Roma), cui ha fatto seguito l’emanazione di 76 provvedimenti di chiusura delle attività (37 delle quali nella capitale), in applicazione della normativa prevista in materia che prevede la sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività nel caso di accertamento di 4 violazioni nell’arco di cinque anni.

 

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