MILANO – La produzione di scarti e gli eccessivi impieghi di energia, sono tra i principali pensieri per i consumatori attenti al rispetto dell’ambiente. Una cura che si riflette anche sui metodi di preparazione del caffè: le macchine che entrano in gioco quotidianamente a casa e nei bar, non sono esattamente eco-friendly. Soprattutto quando si parla di capsule. Dal sito zeronews.it, riportiamo la notizia relativa a un nuovo strumento innovativo da questo punto di vista. Il nome è Rok, ed è una macchina per caffè che aiuta a limitare la produzione di rifiuti e il consumo sconsiderato di energia elettrica.
Rok funziona manualmente
Rok è tanto piccola da essere portatile e, a prima vista, pare un cavatappi troppo cresciuto. Il funzionamento è abbastanza intuitivo: si carica il caffè macinato nell’apposito alloggiamento del filtro, dopo averlo compattato il giusto. Quindi si aggiunge l’acqua calda e infine si premono “le braccia”. Producendo manualmente la pressione necessaria a far attraversare la polvere dall’acqua e produrre così un’ottima tazza (o due, con l’apposito adattatore) di caffè espresso.
Si capisce che, se è vero che la macchina in sé non consuma elettricità, l’acqua deve comunque essere scaldata separatamente. Perciò servirà un altro apparecchio che – tramite corrente o gas – provveda al compito, e un minimo di consumo ci sarà comunque.
Rok è una novità assoluta? In realtà, no
O, forse, lo è a Londra, dov’è nata. In Italia abbiamo da tempo macchine da caffè a leva. La Rok resta comunque interessante se considerata come un nuovo approccio allo stesso concetto, oltretutto acquistabile a un prezzo inferiore rispetto alle proposte delle marche più sopra citate: sul sito ufficiale il modello base costa 149 sterline, ossia circa 160 euro.