MILANO – I prezzi del caffè rimarranno entro i range attuali sino alla metà del prossimo anno: parola di Rodrigo Costa, direttore del trading per Grupo Comexim, un importante esportatore brasiliano. E analista autorevole spesso intervistato e consultato dai media specializzati.
“Nel brevissimo termine prevedo che New York risalirà poco al di sopra della soglia del dollaro” scriveva Costa nella sua newsletter di una settimana fa. Le probabilità saranno maggiori se il dollaro non si rafforzerà.
“Nel medio termine riteniamo che i futures degli arabica rimarranno confinati in un range compreso tra i 90 e i 110 centesimi, sino a luglio 2020″ scrive Rodrigo Costa.
A quel punto, il trend potrebbe invertirsi.
Con il raccolto (brasiliano) al suo picco e buona parte del caffè venduta a prezzi già fissati, il mercato comincerà a scontare il ciclo negativo previsto nell’annata 2021/2022. E ciò darà inizio a un trend rialzista.
Il mercato risentirà anche dell’impatto della minor produzione di arabica al di fuori del Brasile, conseguenza di un lungo periodo di prezzi depressi sulla borsa newyorchese”.
Il tutto – ci permettiamo di aggiungere noi – a patto che lo sviluppo del nuovo raccolto 2020/21 proceda regolarmente.
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