MILANO – Robusta senza freni: la borsa di Londra ha registrato ieri, lunedì 22 maggio, nuovi massimi storici quindicennali, spinta al rialzo dalla forza della domanda e dalle prospettive incerte sul fronte dell’offerta. Così, il contratto per scadenza luglio dell’Ice Robusta ha chiuso la prima seduta della settimana a 2.629 dollari, 41 dollari in più rispetto a venerdì.
Un livello dei prezzi senza precedenti per questo decennio e per quello trascorso: per trovare quotazioni più elevate di queste siamo dovuti andare a ritroso, nel nostro archivio storico, sino a marzo del 2008, quando il benchmark, nei primi giorni del mese, superò addirittura la soglia dei 2.700 dollari.
Opposto l’andamento degli arabica, che dopo i forti guadagni di venerdì (+505 punti) hanno cominciato la settimana al ribasso.
Il contratto per scadenza luglio della borsa di New York è arretrato infatti di 280 punti tornando sotto la soglia del dollaro e 90 e terminando la giornata a 189,20 centesimi.
Cosa è successo? Crisi e inflazione continuano a favorire i consumi di miscele più economiche, a base di caffè robusta.
E nonostante l’export di questa varietà sia cresciuto (+1,7% secondo l’Ico) nel primo semestre dell’annata caffearia corrente, i maggiori volumi esportati non riescono a tenere il passo con l’aumento della domanda.
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