MILANO – I robusta mettono il turbo e volano a nuovi massimi storici: improvvisa virata rialzista dei mercati del caffè, al giro di boa settimanale. Tra mercoledì 6 e giovedì 7 marzo, la borsa londinese ha bruciato tutti i record precedenti. La scadenza maggio ha guadagnato 201 dollari in due giorni chiudendo ieri a quota 3.381 dollari, dopo avere toccato, in corso di contrattazione, un intraday di 3.460 dollari, un livello mai raggiunto, da quando il contratto ha iniziato a funzionare nella forma attuale, nel 2008.
Vige sempre un’accentuata situazione di mercato inverso dalla scadenza più ravvicinata a quella più lontana.
A New York, il contratto principale (anche in questo caso, maggio) si è rivalutato di 885 punti chiudendo giovedì a 192,20 centesimi, massimo da metà febbraio per il benchmark.
Come osserva lo storico broker brasiliano Escritório Carvalhaes, “i fondamentali rimangono sempre gli stessi. Continuiamo a fare i conti con bassi livelli degli stock mondiali e consumi in crescita.
E ancora: con ricorrenti eventi climatici estremi in tutto il mondo e tensioni politiche crescenti legate all’invasione dell’Ucraina e agli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, aggravate ulteriormente dagli attacchi dei ribelli Houthi contro le navi in transito nel mar Rosso, che interrompono importanti rotte commerciali marittime”.
Intanto, i prezzi interni continuano a crescere sia in Vietnam che in Indonesia, i due massimi produttori asiatici di robusta
Negli altipiani centrali del Vietnam, il prezzo al kg dei robusta si attestava, nei giorni scorsi, tra gli 89 mila e i 91 mila dong (3,60 – 3,68 dollari), contro un range di 82.700 – 83.700, la settimana precedente.
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