MILANO – Cresce l’export mondiale di robusta, ma la disponibilità di chicchi di qualità è in calo. Tutta colpa del maltempo che ha imperversato in Vietnam lo scorso autunno. Le forti piogge hanno ostacolato e complicato le operazioni di raccolta causando un forte degrado degli standard qualitativi.
I commercianti crudisti osservano da mesi che il caffè di provenienza vietnamita presenta una percentuale superiore al normale di grani neri o marrone e note di gusto negative all’assaggio. La percentuale di partite respinte è aumentata. E molti compratori europei sono in difficoltà.
Il problema sembra interessare in modo particolare Nestlé, che compra annualmente – secondo calcoli del commercio – tra i 5 e i 6 milioni di sacchi di caffè vietnamita.
Oltretutto, la multinazionale svizzera si è impegnato a comprare caffè da filiere conformi alle norme del Codice 4C. Soddisfa tali standard poco meno del 30% del caffè prodotto mondialmente.
Alternative al Vietnam?
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