MILANO – I robot e l’intelligenza artificiale si affacciano anche del settore caffetteria e food. I primi esempi arrivano dagli Stati Uniti. Vediamo che cosa succede in un bar dove il barista è un robot. Anche se il barista uomo conta ancora molto anche in questi locali d’avanguardia.
Il locale di cui ci occupiamo è il Café X di San Francisco dove il caffè è servito da robot in 40 secondi. Il Cafe X si trova all’interno del Metreon, centro commerciale nel downtown di San Francisco. E nel locale l’attrazione è proprio il robot barista che prepara caffè e cappuccini.
E gli addetti umani? Si dedicano al cliente per coinvolgerlo in un’esperienza che per il momento è unica. E dove la tecnica la fa da padrona fra robotica e algoritmi stivati nei computer utilizzando il concetto della macchina che impara, tipico dell’intelligenza artificiale.
Lo stesso del café X succede negli altri due mini bar aperti in città (il primo nel 2017) da Henry Hu, il fondatore e Ceo di questa startup.
Anche in questo caso l’idea è semplice e ambiziosa: servire in tempi rapidi bevande di qualità a costi accessibili a tutti. Infatti il listino indica 2,25 dollari, rispetto ai 2,5 dollari di un espresso in un classico coffe shop.
Nel locale si utilizza le capacità di un braccio meccanico prodotta dalla giapponese Mitsubishi in collaborazione con il marchio tedesco Wmf, tra i più importanti produttori di macchine da caffè automatiche al mondo.
In meno di un minuto il caffè viene servito e il sapore della miscela, sostengono a Cafe X, è come quello di un espresso di una tradizionale caffetteria.
La bevanda si buoò ordinare nel locale, scegliendo fra le varie alternative riportate sul menu digitale piazzato davanti al chiosco, oppure tramite l’apposita app mobile.
Una volta eseguito l’ordine il sistema lo prende in carico e invia un sms o un email con un codice di quattro numeri da inserire nel touchscreen presente nella struttura.
Da lì in avanti il robot fa il tutto resto, preparando la bevanda e posizionandola nello sportello corrispondente.
Anche in qui il punto fermo è la presenza di baristi qualificati a supporto dei clienti. L’idea per il futuro? Sarebbe quella di portare le caffetterie robotizzate in situazioni ad elevato traffico come aereoporti, stazioni. E anche nei grandi uffici.