domenica 22 Dicembre 2024
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Robot barista, una soluzione sempre più diffusa: ecco 5 aziende produttrici

Dall'Australia arriva il robot dotato di due braccia, chiamato Rocky, che può servire il caffè in un range temporale che va dai sessanta ai novanta secondi. I consumatori potranno osservare interamente il processo di preparazione, a partire dalla macinatura dei chicchi fino all'erogazione in tazza

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MILANO – Robot che prepara e serve il caffè: non è la trama di un film di fantascienza di prossima uscita, ma una realtà che si sta sempre più facendo concreta all’interno dell’horeca. Le aziende che lavorano nella robotica lo sanno bene, al punto da aver sviluppato diversi modelli per operare dietro il bancone e svolgere la funzione del barista. Molti sono attivi nei grandi centri trafficati come negli aeroporti o le stazioni, proprio perché questi robot sono in grado di fronteggiare grossi volumi di ordini mantenendo qualità e velocità di servizio. Ci sono alcuni esempi in cui addirittura questi robot possono prendere le ordinazioni a distanza grazie all’uso di applicazioni e così rendere ancora più rapido e contactless l’esperienza. Da smartworld.it, proponiamo la sintesi di alcune di queste imprese che stanno riscrivendo il futuro dei pubblici esercizi.

Robot barista: una professione su cui molti lavorano

Café X è la prima azienda della lista, con sede in California, che ha prodotto un robot in grado di preparare l’espresso e poi proporlo ai clienti esattamente come farebbe un operatore in carne e ossa. Parliamo di una macchina avanzata, veloce, automatizzata che lavora dentro a un chiosco. I consumatori hanno la possibilità di ordinare tramite un tablet che poi comunica con il sistema: dalla presa in carica, il braccio robotico si mette in azione per l’erogazione, restando preciso e veloce. Il robot creato dall’azienda fondata da Henry Hu nel 2015, può preparare sino a 120 caffè in un’ora, riuscendo a gestire dieci ordini alla volta.

Il robot di Cafè x è già presente nell’aeroporto di San Francisco e, prima dell’arrivo della pandemia, un altro lavorava in quello di San José in California.

Parliamo poi del robot barista sviluppato da Rozum Café: le ordinazioni possono avvenire grazie a un touch screen, mentre il pagamento prevede sia i contanti che l’uso della carta o addirittura dello smartphone. La richiesta del cliente viene registrata entro due minuti e poi il braccio robotico inizierà il suo lavoro vero e proprio, settato su vari formati: un caffè da 175ml, 250ml o 350ml. Questo sistema si appoggia a una macchina Nuova Simonelli, ben visibile ai clienti che possono osservarla in azione durante l’erogazione.

Aabak e il suo Rocky

Dall’Australia arriva il robot dotato di due braccia, chiamato Rocky, che può servire il caffè in un range temporale che va dai sessanta ai novanta secondi. I consumatori potranno osservare interamente il processo di preparazione, a partire dalla macinatura dei chicchi fino all’erogazione in tazza.

Poi c’è GBL Robotics Monty Cafe: un altro robot barista che è stato prodotto da un brand russo. Anche questo opera dentro a un chiosco, dove agita le sue due braccia che possono segnare gli ordini, preparare e servire la tazzina così come tutte le altre opzioni comprese dal menù. Nel futuro, questo robot dovrebbe anche poter offrire gelati e altri prodotti food. Attualmente questa macchina è presente solo in Russia, dentro centri commerciali, stazioni, parchi e aeroporti.

Il robot di Crown Coffee: Ella

 

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Il robot barista Ella

Ella: questo è il nome del robot barista che si muove in base a un sistema automatico a sei assi. La società di Singapore ha inventato dei carrelli mobili su cui si muovono i robot per preparare e servire i caffè. Sono già stati messi alla prova in varie occasioni di incontro, come matrimoni ed eventi, ma anche nei treni giapponesi.

 

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