ROMA – È quanto afferma il direttore generale di Fipe-Confcommercio, Roberto Calugi, che guarda con preoccupazione all’ormai imminente esaurimento degli ammortizzatori sociali straordinari “Covid-19” che si verificherà il 10 ottobre prossimo per la gran parte delle imprese che hanno utilizzato ininterrottamente le 28 settimane FIS Covid-19, date dal Governo, a partire dal 1° aprile 2021.
“Servono altre settimane di Cassa Covid straordinaria. Sebbene dall’estate siano venuti segnali incoraggianti e tutti ci auguriamo che possa finalmente evolvere positivamente il quadro sanitario, permangono forti preoccupazioni legate ad una completa ripresa che riporti le imprese ai livelli precedenti al Covid-19. Per questo chiediamo al Governo di intervenire subito”.
Calugi si fa avanti
“Ci sono interi settori – prosegue Roberto Calugi – come ad esempio quello della ristorazione aeroportuale che, più di altri, stanno risentendo del crollo registrato a partire dal febbraio 2020 del volume del traffico turistico e per i quali è più difficile prefigurare, al momento, un recupero dei livelli del periodo ante Coronavirus. Più in generale le difficoltà riguardano tutta la ristorazione tradizionale, così come la ristorazione collettiva, il catering e tutto il mondo dell’intrattenimento, fermo da un anno e mezzo. Per questo è necessario che il Governo, in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali, intervenga riprendendo una proposta che era apparsa e della quale poi non si è sentito più parlare”
“Ci sembra una richiesta di buonsenso – conclude Calugi – che permetterebbe alle imprese ed ai lavoratori di affrontare con maggiore serenità i prossimi mesi, almeno fino alla fine dell’anno, da accompagnare al relativo blocco dei licenziamenti per le imprese che utilizzerebbero le ulteriori settimane”.
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2021-09-17_Cs_Fipe_-_cassa_int_Covid.pdf