domenica 22 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

Vi sveliamo l’innovativo progetto Roastelier by Nescafé: così la tostatura artigianale adesso è alla portata di tutti i baristi

Nuovi standard di qualità e lavorando sulla freschezza del caffè tostato non più in fabbrica ma direttamente in caffetteria. Il barista così può creare il proprio caffè e così non è più un semplice operatore, ma un vero sommelier del caffè. L'offerta di Nescafé propone una combinazione unica di prodotto, sistema e servizio: un assortimento di caffè 100% Arabica monorogine (Colombia, Brasile, Etiopia, presto anche un Uganda), il sistema di roaster, filtro e macchine per espresso e una piattaforma di servizi (dalla vestizione del punto vendita alla gestione del caffè)

Da leggere

  • Dalla Corte
  • Brambati
  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Si è tanto discusso sulla qualità della tazzina. Che, secondo alcuni esperti, dovrebbe passare attraverso la professionalità di due figure chiave nella filiera: il torrefattore e il barista. E se vi dicessimo che esiste uno strumento che fa da ponte tra questi due attori del settore e permette di avere un caffè non solo macinato fresco, ma anche appena tostato? Non è un sogno, o meglio, lo è, ma ha trovato la sua realizzazione grazie all’azione di una grande industria, Nestlé. Che ha avviato un nuovo programma, che poi è un progetto molto articolato, un nuovo modo di vivere il caffè dentro al bar, tutto chiuso in un uno macchinario affascinante quanto funzionale: Roastelier by Nescafé.

Una soluzione compatta per tostare il caffè a portata del barista. Lanciata già in Grecia e in Scandinavia, ha fatto il giro dell’Europa lungo tutto il 2020, fino a giungere finalmente nel Paese della torrefazione per eccellenza: l’Italia, patria di oltre 800 torrefattori e almeno 100 microtorrefazioni. Ed è proprio su questo lancio tricolore che si è pensato di organizzare una presentazione di quelle che tutti ci siamo abituati ormai a seguire, da casa, di fronte agli schermi del computer e dispositivi mobili vari.

Roastelier: da dove è nata l’idea da portare anche in Italia

In Italia il caffè si è mosso ultimamente su tre binari: dalla bevanda che inizialmente è stata intesa come funzionale, al passaggio verso un concetto di socialità e infine la percezione più attuale che intende la tazzina come esperienziale. Uno dei problemi più ricorrenti in questi tempi per un gestore è proprio la differenziazione: il barista deve trovare qualcosa di nuovo da offrire ai clienti rispetto alla tanta concorrenza.

In più, si fa avanti sempre più la necessità di legarsi e conoscere il proprio territorio. Il consumatore vuole sapere da dove arriva la materia prima. Vuole scoprire nuove origini e nuovi profili di gusto e vuole avere un’education sul caffè così come c’è già per il vino.

E non solo: l’esperienza premium che il consumatore solitamente sperimenta dentro la caffetteria, ora la vuole poter godere anche a casa. Infine c’è il discorso del roasting: dalla tostatura sul posto, nel bar, nasce la freschezza del prodotto e l’autenticità del caffè, perché si considera una fase manuale che dà un valore in più al punto vendita. Un processo che è particolarmente complesso e articolato: selezione del caffè verde, settaggio, profili di tostatura, investimenti in attrezzature, stoccaggio e conoscenze necessarie per garantire un processo di alta qualità.

Con Roastelier si reinventa semplificando l’arte della tostatura

Con nuovi standard di qualità e lavorando sulla freschezza del caffè tostato non più in fabbrica ma direttamente in caffetteria. Il barista diventa così un vero “cuoco” del caffè, direttamente responsabile non soltanto della preparazione della bevanda, ma anche del processo di selezione e tostatura dei chicchi a monte. L’offerta di Nescafé propone una combinazione unica di prodotto, sistema e servizio: un assortimento di caffè 100% Arabica monorogine (Colombia, Brasile, Etiopia), il sistema di roaster, filtro e macchine per espresso in partnership con La Marzocco e una piattaforma di servizi (dalla vestizione del punto vendita alla gestione del caffè).

La marzocco
La Marzocco presente nel progetto

La tostatura è il vero cuore di questo progetto

L’innovazione è nel prodotto venduto nei punti vendita: con il prime roast che si divide in due fasi, la prima in fabbrica Nestlé e una sul punto vendita tramite la tostatrice. Il prime roast è risultato della prima fase di tostatura in fabbrica. I prodotti inseriti sono tre monorigine Arabica certificati: il Brasile, con la sua acidità e un equilibrio dolce-amaro e dal grande corpo che si avvicina di più al consumo italiano. Colombia con la frutta fresca e tratti vinosi; l’Etiopia, con l’acidità e la parte floreale che aggiungono un contributo aromatico.

Le monorigini
Le monorigini

Ma non è solo questo: da questi 3 caffè è possibile trarre molto di più a seconda del profilo di tostatura che si decide di selezionare con la macchina. Che è preimpostata con dei profili di tostatura diversi (chiaro, medio, scuro per espresso; chiara e media per il filtro). A disposizione del barista quindi, due variabili: il livello di tostatura e il possibile mix tra i prodotti, creando dei blend di Arabica creati dal barista. E’ possibile anche estrarre il caffè in purezza in espresso o in filtro, per adattarsi alle esigenze dei clienti.

La tecnologia dietro la tostatrice fluid bed

Semplice e già presente sul mercato, che però Nestlé ha arricchito con un software di proprietà che aggiunge profili di tostatura studiati dagli esperti aziendali. Garantisce una costanza qualitativa e di flessibilità.

Alla tostatrice, Paolo Scimone
Alla tostatrice, Paolo Scimone

Come funziona: si prende il sacchetto, si passa il Qr code sulla tostatrice e sullo screen compaiono i diversi profili di tostatura possibili. Si seleziona e le macchina comincia a tostare: in 10 minuti, tostati 250 grammi di chicchi.

Ma questa facilità nell’utilizzo ha bisogno di esser affiancata da una certa expertise, necessaria per creare il proprio blend, giocando con i diversi profili di tostatura.

l confezionamento del caffè venduto sfuso al pubblico avviene in contenitori salvafreschezza forniti da Dm Italia.

Il brand Roastelier by Nescafé

E’ la crasi della parte di roasting (tostatura) e dell’atelier. L’artigianalità di un sarto e l’expertise al servizio del caffè di qualità. Quando si parla di punti vendita non si intende il bar mainstream, ma ci si rivolge a quei baristi proprietari che mettono passione e professionalità nel proprio locale e che vogliono seguire i trend di mercato.

Il progetto Rostelier by Nescafé vuole rivolgersi a chi fa cultura del caffè attraverso lo storytelling e la creazione della giusta experience che vada oltre il paradigma del caffè a un euro.

Perché quelle che vengono servite al consumatore finale sono Top grade Arabica, prime scelte, con una storia dietro delle provenienze, tecnologie, raccolta, processo, certificazioni. In questo mondo aromatico, ovviamente, anche l’arredamento fa
la sua parte nel progetto Roastelier: il risultato finale è quello di avere una microtorrefazione all’interno del proprio locale.

Ovviamente quest’offerta di qualità e di valore cambiano a seconda della tipologia di locale in cui verrà applicata e dalla quantità di caffè servito, con la fornitura delle attrezzature in affitto.

Durante l’implementazione è inoltre prevista la formazione che va dalla gestione della macchina al supporto nel creare il proprio blend e quindi nella definizione dei tempi e delle quantità di tostatura, stoccaggio e rivendita domestica. Una parte integrante del progetto Roastelier poi è l’offerta di tutto il materiale necessario per poter portare a casa un kit
domestico: il caffè, la stampante per le etichette personalizzate al massimo, i sacchetti. E poi, accanto a questo, in programma dei corsi per conoscere l’onda degli specialty.

Roastelier: che cosa ne pensano i baristi italiani

La voglia di entrare a far parte del progetto c’è e va coltivata. C’è la volontà di fare un caffè che vada oltre il classico espresso. E’ stato già testato il concept a maggio-aprile: l’attenzione sulla tostatura e la creazione di blend è stata tanta.

Un video per dare un assaggio a distanza

Per poter chiedere informazioni o aderire al progetto Roastelier, visitate il sito al seguente link.

 

CIMBALI M2

Ultime Notizie

Carte Dozio