ROMA – La situazione è ancora grave per tutti i gestori che prima sono rimasti paralizzati dal lockdown e che tutt’ora vivono in un contesto penalizzato dalle misure di sicurezza per evitare il contagio. Pochi coperti, pochi incassi, tanta paura sia da parte dei titolari che del personale e, soprattutto dei clienti. Consumatori che si sono dileguati a causa della pandemia e che tardano a ritornare, complice la modalità dello smartworking che tiene lontani molti lavoratori dall’abituale pausa caffè/pranzo, e i confini che ancora separano l’Italia dalla consueta affluenza turistica di questa stagione estiva.
I ristoranti, i locali, i bar, dalla capitale a tutte le altre città italiane, stentano a riprendersi. Il rischio maggiore è quello che si presenterà a settembre: una minaccia che è stata segnalata dal presidente di M.I.O (Movimento Italiano Ospitalità) Paolo Bianchini. Leggiamo che cosa ha richiesto, rivolgendosi al ministro dell’economia Laura Castelli dal sito lacronacadiroma.it.
Ristoranti, una specie in via d’estinzione
Paolo Bianchini, presidente di M.I.O Italia (Movimento Italiano Ospitalità che rappresenta migliaia di ristoranti e bar in Italia) ha chiesto a Laura Castelli di aprire subito un tavolo con Mef, Mise e Mibact: “Dopo le polemiche, pace fatta con la vice ministra. Bisogna agire per scongiurare una situazione catastrofica.
A settembre, 1 su 2 tra ristoranti e bar in Italia chiuderà definitivamente. Con la mancanza di turisti stranieri si preannuncia una stagione drammatica”