MILANO – Riparte l’export colombiano. Secondo i dati della Federazione nazionale dei produttori, le esportazioni sono risalite a giugno a 986 mila sacchi. Erano state di appena 427 mila sacchi durante il mese maggio, causa la paralisi dei commerci dovuta a disordini e blocchi stradali. Il dato rimane tuttora inferiore dell’11% a quello di giugno 2020, quando la Colombia esportò 1,111 milioni di sacchi.
Nonostante la battuta d’arresto, l’export colombiano dei primi 6 mesi dell’anno segna tuttora un incremento del 2% rispetto al primo semestre 2020 attestandosi a 5,839 milioni di sacchi.
Da ottobre a oggi, le esportazioni sono state invece di 9,479 milioni di sacchi, pressoché invariate rispetto all’annata precedente.
Infine, negli ultimi 12 mesi, la Colombia ha esportato 12,629 milioni di sacchi, con una lieve flessione (-2%) rispetto al pari periodo immediatamente precedente.
“Anche se siamo tuttora in ritardo negli imbarchi va sottolineato l’imponente lavoro logistico svolto per tornare a questi livelli di export, dopo il blocco di oltre 40 giorni del porto di Buenaventura, dal quale viene imbarcato oltre il 60% del caffè spedito all’estero” ha dichiarato il direttore esecutivo della Fnc Roberto Vélez.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.