Rino Dondi Pinton, il padre inventore dell’amaro digestivo a base di carciofo Cynar, si è spento all’età di 103 anni. Il segreto del successo del brand fu nella comunicazione rivoluzionaria in cui veniva presentato come il primo aperitivo che faceva bene al fegato per le proprietà del carciofo: un antidoto “contro il logorio della vita moderna” come recitava il famoso spot dell’amaro. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Luca Perin per Il Piccolo.
Addio a Rino Dondi Pinton, l’inventore di Cynar
PADOVA – Il logorio della vita moderna lui l’ha sconfitto davvero. All’età di 103 anni compiuti lo scorso dicembre il padre inventore del Cynar Rino Dondi Pinton si è spento sabato notte lasciando in eredità una storia da romanzo.
A 27 anni infatti è stato lui il responsabile di produzione della distilleria padovana G.B. Pezziol di via Pertile che ebbe l’idea insieme ai fratelli Dalle Molle di un rivoluzionario amaro-digestivo a base di carciofo e che inventò la ricetta – ancora oggi segreta ed avvolta nel mistero – dell’aperitivo destinato a cambiare a partire dagli anni ’50 le abitudini degli italiani.
Il segreto fu nella comunicazione rivoluzionaria: il primo aperitivo che faceva bene al fegato per le proprietà del carciofo. E da lì il boom commerciale verso tutto il mondo e il radicamento culturale tramite gli spot di Calindri fu implacabile: nel primo Dopoguerra il Cynar entrò come un prodigio nelle case e nei bar degli italiani e dominò la scena fino agli anni ’70, venendo poi riscoperto negli ultimi anni anche dai più giovani come perfetto abbinamento per lo spritz Campari.
Pinton dopo la lunga epopea con il Cynar che lo portò a viaggiare in tutto il mondo, si mise in proprio sempre nel campo della distilleria, quindi la pensione e il ritiro nella sua abitazione dell’Arcella dove ha trascorso i suoi ultimi anni conservando, nonostante le cento primavere, un’integrità fisica e una lucidità mentale straordinaria.
Nel 2021 Pinton è stato insignito dal sindaco di Padova, Sergio Giordani, del titolo di “Padovano Eccellente”, mentre nel 2022 è arrivata l’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce” per iniziativa del Presidente Mattarella.