ROMA – Un generale rincaro dei prezzi caratterizzerà il mese di settembre nella capitale, a partire dal caffè e le brioche. Continuando con il pane e la pasta e i beni scolastici. Insomma, la spesa degli italiani sarà un po’ più salata e, per i commercianti, l’aumento riguarderà le materie prime. Leggiamo la notizia completa dal sito lavorolazio.it.
Prezzi in salita: anche la tazzina supererà l’euro
Il commento dei commercianti: dipende dalla variazione verso l’alto delle materie prime. I consumatori: ci sono modi per “difendersi”. Per il prodotto di maggior consumo della capitale (secondo i calcoli, infatti, si preparano tra i 5 ed i 6 milioni di tazzine ogni giorno e rappresentano per i pubblici esercizi il 30 per cento del fatturato) sta per arrivare un ritocco sul prezzo, dopo anni di fermo, perché è rincarato circa 12 centesimi in dieci anni.
Ma ora in quasi ogni bar si supererà il fatidico euro
“Certo cercheremo di far pagare al minimo il “supplemento” all’origine ai nostri clienti-aggiunge Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti – vedremo nei prossimi giorni quanto effettivamente incide la materia prima. Ma dobbiamo calcolare anche le spese di gestione e gli affitti dei locali che a Roma ormai sono troppo alti rispetto gli incassi” (…).
Rincaro dei prezzi: subito dopo l’espresso, infatti, arriva il «caro-cornetto»
O meglio sono previsti rincari per il pane e la pasta: il prezzo all’ingrosso del grano, infatti, ha fatto registrare negli ultimi mesi una notevole crescita che avrà inevitabilmente ripercussioni sui prezzi finali della pasta e sui prodotti da forno (…).