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giovedì 21 Novembre 2024
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Riflessi sensoriali: il nuovo libro sull’avanzamento metodologico di Guido Bosticco e Luigi Odello

Lo scritto ripercorre l’evoluzione delle scienze sensoriali negli ultimi quattro lustri registrando il cambiamento dei costumi e dei consumi

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MILANO – “I favolosi anni Novanta. Rivoluzionari, lo scopriremo prima o poi. Furono gli anni di quelli che ci mettevano la faccia. Dopo Mani Pulite i nomi dei prodotti avevano un volto, i testimonial nelle pubblicità erano i titolari stessi delle aziende; quando compravi avevi nelle orecchie la voce dietro quella marca, avevi in mente lo sguardo dietro quel cognome.”

“Si affacciava il nuovo millennio e le immagini diventavano preponderanti, invasive. Nasceva la società dell’immagine. Vedere per credere. Soprattutto credere a ciò che si vede.”

“La comunicazione digitale si affiancò a quella della carta e della televisione. Un accumulo disordinato di voci che nemmeno i detentori delle leve seppero maneggiare da subito. Un mondo di informazioni si stava aprendo davanti a noi, un misto di scienza, gossip e opinione”.

“Era il 2003 quando il primo editoriale de L’Assaggio mise in fila queste tre parole terribilmente dissonanti, come un accordo stridente che invece stava per inaugurare un nuovo genere di musica. L’armonia stava cambiando, i gusti stavano cambiando, e la connessione giusta fra queste tre parole sembrava possibile. Di sicuro rappresentava un acceleratore di idee, progetti, visioni.”

Ecco quanto scrive Guido Bosticco nella sua prefazione al libro Riflessi Sensoriali che riunisce gli ottanta editoriali scritti da Luigi Odello che hanno presentato altrettanti numeri de L’Assaggio pubblicati in questi ultimi vent’anni.

Il know how dell’analisi sensoriale

Le oltre 5.000 pagine stampate e diffuse in più di 800.000 copie hanno registrato la vita – e in certi casi la nascita – di organizzazioni di assaggiatori, come l’Istituto internazionale assaggiatori caffè, il Centro nazionale studi Tartufi, De gustibus carnis, Istituto Internazionale Chocolier, Narratori del gusto e altre ancora. Tutte impiegano il know how costruito dal Centro Studi Assaggiatori, tutte sono in grado di fare analisi sensoriale scientifica. E tutti gli allievi hanno ricevuto almeno una copia della rivista.

Prefazione: Guido Bosticco
Introduzione: Luigi Odello
Pagine: 92
Formato: 19 x 27 cm

La scheda sintetica del Centro studi assaggiatori

Il Centro studi assaggiatori, fondato nel 1990 per operare in chiave metodologica e di trasferimento della conoscenza nell’ambito delle scienze sensoriali, svolge, anche in partnership con Good Senses, la sua attività in cinque aree: edizioni, test di analisi sensoriale, formazione, gestione di organizzazioni non profit e ricerca.

Editore de L’Assaggio, Sensory News, Coffee Taster e di una ventina di libri, ogni anno svolge test su centinaia di prodotti e percorsi formativi per oltre 1.500 allievi, a fianco di Istituto internazionale assaggiatori caffè, Istituto internazionale Chocolier, International Academy of Sensory Analysis, Istituto nazionale espresso italiano srl Benefit, Narratori del gusto, Assaggiatori Italiani Balsamico, Istituto Eccellenze Italiane Certificate.

Ospita regolarmente studenti per tesi e stage e ricercatori italiani e stranieri. Nel corso dei quasi trent’anni di attività ha generato una banca dati di oltre 300.000 test sui consumatori e profilato in laboratorio 33.000 campioni di prodotti o servizi di oltre 170 merceologie.

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