MILANO – Si è tornati a parlare del caffè espresso nello spazio, l’esperimento voluto da Lavazza con l’Agenzia spaziale italiana. E’ successo ieri nel corso di una presentazione.
Per l’Italia «e’ una giornata straordinaria. Il nostro Paese e’ sempre in prima linea» per quanto riguarda lo spazio. Il neo presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, commenta cosi’ la presentazione dei pilastri della missione `Futura´, con cui il prossimo novembre volera’ sulla Stazione spaziale internazionale la prima donna italiana, Samantha Cristoforetti. La «tecnologia degli esperimenti a bordo e’ di grandissimo livello ed e’ motivo di orgoglio per l’Italia», spiega Battiston riferendosi ai due fiori all’occhiello della missione spaziale: per la prima volta voleranno in orbita una stampante 3D e una macchina per il caffe’ espresso.
La stampante sara’ «open source, di quelle che si scaricano da Internet- prosegue Battiston- e servira’ per creare a bordo degli oggetti necessari senza portare un peso inutile da Terra». La macchina per il caffe’, battezzata ISSpresso, pesera’ venti chili e sara’ realizzata dall’azienda italiana Argotec in collaborazione con Lavazza e sotto la stretta supervisione dell’Agenzia spaziale italiana.
«Preparare un caffe’ nello spazio non e’ per niente banale- spiega Battiston-. La tecnologia per realizzarla e’ estremamente raffinata e, oltretutto, portera’ nello spazio un simbolo dell’Italia». Non si tratta solo di un enorme progresso scientifico, ma anche di un’operazione che dara’ lustro a «uno dei settori industriali piu’ conosciuti e amati del Made in Italy- commenta a margine il presidente Asi con la Dire-. È una grande possibilita’ anche per estendere il mercato terreste. Un’altra notevole dimostrazione delle importanti ricadute a Terra del settore spaziale», conclude