MILANO – Da carburante del mattino a combustibile per auto. Il destino del caffè potrebbe rivelarsi più energetico di quanto pensato finora. Un team di ricercatori dell’Università di Cincinnati (UC) sta lavorando dal 2010 su un progetto che riutilizza i fondi della famosa bevanda per produrre biofuel.
Fondi di caffè: è qui che si legge il futuro dell’energia
Yang Liu, laureato in ingegneria ambientale e membro del gruppo di ricerca ha presentato in questi giorni i risultati degli oltre tre anni di lavoro; in occasione del Meeting Nazionale della American Chemical Society & Exposition questa settimana a Indianapolis.
I fondi di caffè non sono semplici scarti
Liu e colleghi hanno utilizzato un approccio in tre fasi per la conversione degli scarti del caffè in nuovi prodotti energetic. Si parla ad esempio del biodiesel e il carbone attivo. Gli scienziati hanno lanciato il progetto attraverso una semplice raccolta dei fondi di caffè dal negozio Starbucks nel campus della UC.
Il procedimento messo a punto prevede di estrarre dai rifiuti l’olio, convertendo i trigliceridi così ottenuti in biodiesel e glicerina. La parte solida rimanente dal processo di asciugatura, spiegano gli scienziati, può essere destina al mercato delle biomasse.
I risultati preliminari
Hanno mostrato che il contenuto di olio nei fondi di caffè si aggira tra il 8,37 e il 19,63 per cento; il biodiesel così ottenuto soddisfa lo standard internazionale ASTM D6751. Secondo gli ingegneri, i dati preliminari indicano una promettente alternativa, considerando il costo di depurazione prodotti. La ricerca futura continuerà a concentrarsi sul miglioramento dell’efficienza della tecnica di depurazione dei rifiuti.
Fonte: rinnovabili.it