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venerdì 22 Novembre 2024
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Qualità del caffè, ricerca senza fine. Da oggi convegno all’Università di Camerino

Scienza e caffè vanno di pari passo, per lo studio accurato di un caffè di qualità.

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MILANO – Ecco la prima conseguenza operativa dello Scientific Coffee Hub presentato nell’ambito di Host. (ovvero quello visto nel padiglione 24 della più grande fiera mondiale dedicata all’Ospitalità). Un vero e proprio laboratorio scientifico. In quanto interamente dedicato alla filiera del caffè.

Lo stand, un container, era stato allestito da Simonelli Group e dall’Università degli studi di Camerino. Con inoltre la diretta collaborazione di Fieramilano e di altri partner tecnici.

Questo ha consentito subito ai numerosi visitatori di cogliere i principi scientifici che sono alla base di una buona tazzina di caffè.

università Camerino Ma da oggi l’International hub for coffee research and innovation va oltre.

Convegno scientifico di massimo livello

Così ha vita una due giorni di incontri scientifici. Tutti, ovviamente, dedicati al caffè.

Il convegno innanzitutto è internazionale. Ospita per cui relatori dalle Università di tutto il mondo. Già il tema scelto è eloquente: “The Quality of Coffee: a never ending research”. “La qualità del caffè, una ricerca senza fine”.

università di camerino
L’Università di Camerino

La sede del convegno è la sala delle conferenze “Franco Ugo Rollo”

Una sala della Scuola di bioscienze e medicina veterinaria. Sempre all’interno dell’Università marchigiana. Un centro piuttosto antico, fondato infatti nel 1336. L’incontro di studio, che inizia oggi, si concluderà solo domani; dopo due giorni intensi di lavori.

Le voci del convegno

L’incontro vede la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti mondiali in tutti i settori di ricerca. Tutti legati alla filiera del caffè. Dal Professor Carlo Bicchi; (Pharmaceutical Science&Technology Dept, Torino University, Italy); al Dottor Luciano Navarini (Head of Research & Scientific Coordination, illycaffè, Trieste, Italy).

E ancora Dottoressa Gloria Pellegrino. (Scientific Research Manager, Lavazza SpA, Torino, Italy); Professor Chahan Yeretzian (School of Life Sciences and Facility Management, Zurich University of Applied Sciences (ZHAW), Switzerland).

Infine ci sarà anche il Prof. Peter Schieberle. (Department of Chemistry, Technical University of Munich, Germany).

Per informazioni sul convegno

E’ attiva una segreteria all’indirizzo: info@coffeehub.org

Cosa studiano gli scienziati del caffè

I dibattiti saranno quindi aperti dalla conferenza plenaria del professor Peter Schieberle. Del Department of chemistry, Technical University of Munic, Germany.

Si esordirà col seguente tema: The sensonomics approach: useful tool to understand the influence of processing parametrs in coffee manifecturing on changes in the key aroma compounds of coffee beverage.

L’approccio sensonomico: strumento utile per comprendere l’influenza dei parametri di elaborazione nella produzione di caffè sui cambiamenti nei principali composti aromatici delle bevande di caffè.

Seguirà la relazione di Erica Liberto dell’Università di Torino

Sul tema Sensory properties of a cup of coffee. Possibilities and limitations of flavonomic approach for routine controls.

Proprietà sensoriali di una tazza di caffè. Possibilità e limiti dell’approccio aromatico per i controlli di routine.

Prosegue poi Emenlda A.Ongo. University of Santo Tomas, Philippines

Discuterà quindi sul tema Multi-element analysis of Philippine civet and non-civet coffee; using total reflection X-ray fluorescence for chemiometric discrimination.

Analisi a più elementi del caffè dello zibetto e non zibetto delle Filippine; utilizzando la fluorescenza a raggi X a riflessione totale per la discriminazione chemiometrica.

La relazione di uno dei massimi luminari del settore. Il professor Chahan Yeretzian

Della School of Life Science and facility management, Zurich University of Applied Sciences (ZHAW). Switzerland.

Il tema quindi è: A scientist’s perspective of the coffee brewing charts. When science meets craft.

Prospettiva di uno scienziato per le classifiche del caffè. Quando la scienza incontra l’artigianato.

Tocca poi al professor Fabrizio Sarghini. Dell’Università Federico II di Napoli. Sarghi porta così la sua attenzione sul The non-monotonic behaviuor of aromatic profile in the granulometric distribution of espresso coffee.

Il comportamento non monotonico del profilo aromatico nella distribuzione granulometrica del caffè espresso.

Poi Matteo Bonfini di Cias Innovation. Lui porterà quindi l’uditorio ad occuparsi di un altro argomento importante. L’intervento dal titolo. Sensory analysis of single origin coffee. Creation of a sensory characteristics predictive model of blend by them produced.

Analisi sensoriale del caffè monorigine. Creazione di un modello predittivo di caratteristiche sensoriali della miscela preparata da queste origini.

Segue Marino Petracco

Specialista in prodotti per la salute e sicurezza presso illycaffè a Trieste, ha parlato di Coffee chemistry and humal health: a holistc balance.

Chimica del caffè e salute umana. Un equilibrio olistico.

Monica Rosa Loizzo dell’Università della Calabria interviene poi sul tema Chemical composition and health properties of Arabica and Robusta coffees powder exctract.

Composizione chimica e proprietà salutari dell’estratto di polvere di caffè Arabica e Robusta.

Paolo Lucci dell’Università di Udine parla su Effect of roasting degree on triacylglycerols and tocopherols composition from coffeea arabica and robusta/.Effetto del grado di tostatura sulla composizione di triacilgliceroli e tocoferoli di caffè arabica e robusta.

Chiuderà infine la sessione degli interventi Giorgio Famiglini dell’Università di Urbino

Che ha parlato di Liquid EI (LEI) atmospheric pressure mechanism for the introduction of liquid streams into an unmodified electron ionization source of a mass spectrometer.

Liquid-EI (LEI) meccanismo di pressione atmosferica per l’introduzione di flussi di liquidi in una sorgente di ionizzazione elettronica non modificata di uno spettrometro di massa.

Venerdì inizierà il professor Carlo Bicchi dell’Università di Torino che parlerà di New trends in the analysis of coffee volatile fraction.

Nuove tendenze nell’analisi della frazione volatile del caffè.

Seguirà Luciana Florêncio del Almeida, escola Superior de Propaganda e Marketing Brazil che interverrà su Brasilian coffee industry panorama: present and future challenges.

Panorama dell’industria del caffè brasiliano: sfide presenti e future.

Deborah Pacetti dell’Università Politecnica delle Marche parlerà invece di Chemical caracterization and functional activity of ethanol spent coffee ground extract.

Caratterizzazione chimica e attività funzionale dell’etanolo speso dall’estratto di macinato di caffè.

Seguirà Antonella Samoggia dell’Università di Bologna con un intervento su Exploration of social media communication trends and marketing opportunities on health benefits of coffee.

Esplorazione delle tendenze della comunicazione sui social media e opportunità di marketing sui benefici per la salute del caffè.

Carlo Santulli dell’Università di Camerino porterà il suo contributo su Re-use of ground coffee waste to produce diy materials.

Riutilizzo dei rifiuti di caffè macinato per la produzione di materiali fai da te.

Luciano Navarini, capo della ricerca e coordinatore scientifico illycaffè Spa, Trieste parlerà di Coffee chlorogenetic acids: the charm of complexity.

Acidi clorogenici del caffè: il fascino della complessità.

Gli studiosi giunti da Napoli

Alessandra Napolitano dell’Università Federico II di Napoli interverrà con una relazione su Oxidative coupling of chlorogenetics acids with amino acids and proteins: toward natural product-based food coloring.

Accoppiamento ossidativo di acidi clorogenetici con aminoacidi e proteine: verso la colorazione alimentare naturale basata sul prodotto.

Lucia Panzella, rappresentante ancora dell’Università Federico II di Napoli. Proprio lui porterà il suo contributo su A superior all-natural antioxidant material from spent coffee grounds for application in active packaging and food supplementation.

Un materiale antiossidante superiore e completamente naturale dai fondi di caffè. Usati per l’applicazione in confezioni attive e integratori alimentari.

Infine chiuderà la seconda giornata di lavori e l’intero convegno Gulzhan Khamitova. Proprio dell’Università di Camerino. Quindi giocherà in casa con la sua relazione. Effects of espresso machine variables on espresso composition.

Effetti delle variabili della macchina per espresso sulla composizione dell’espresso stesso.

Poi, in parallelo al convegno, sono approfonditi da numerosi gruppi di lavoro temi sempre inerenti la qualità del caffè. Che in questo modo sono  esposti i loro risultati su poster.

In questo modo, in particolare, si può leggere di New method for quantification in espresso coffee. /Nuovo metodo per quantificare nel caffè espresso.

Untargeted aroma fingerprint vs targeted metabolite profiling in the definition of the coffee’s shelf-life related to to packaging.

Impronta digitale dell’aroma non mirato rispetto al metabolita mirato che definisce la durata della shelf-life del caffè relativa al packaging.

Comparison of chlorogenetic acids content in eight coffee breving method. Confronto del contenuto di acidi clorogenici in otto metodi di preparazione del caffè.

Coffee arabica complies chemo-preventive activity against DMHinduced colorectal canceer in experimental rat model.

Il caffè arabica aderisce all’attività chemio preventiva contro il cancro colorettale indotto dal DMH. Nel modello sperimentale del ratto.

Infine, un ultimo intervento per concludere il convegno

Spent coffee waste: a renewable activated carbon mine. Rifiuti di caffè esausti: una miniera di carbone attivo rinnovabile.

Per ora ci fermiamo qui. Perché ce n’è a sufficienza per tenere desto l’interesse di tutti gli addetti ai lavori.

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