PADOVA – Riccardo Maniscalco prima dello scoppio della pandemia era un gestore come tanti, titolare del bar B-Gall situato nella galleria Borromeo di Padova. Un’attività che ha cambiato volto, costretto ad abbassare le serrande insieme agli altri del settore. Questo imprenditore ha seguito le regole, tenendo chiuso, stando a casa: negli ultimi giorni però, con il coincidere delle prime avvisaglie che parlano di Fase 2, ha voluto far sentire la sua voce. Con un video che rappresenta sicuramente il punto di vista di molti gestori di bar e locali, e che fa riflettere sui veri costi derivati da una riapertura regolamentata. La denuncia pubblicata su facebook, è diventata virale, attirando anche la trasmissione Le Iene.
La posizione del titolare è netta: dimostrando praticamente come sia impossibile e controproducente ripartire seguendo le norme disposte dal Governo, il ragionamento purtroppo non fa una piega: «A questo punto – aggiunge – è meglio se ci fate chiudere, perché anche noi abbiamo paura del virus. Ma finché siamo chiusi ci dovete pagare voi i soldi per rimanere a galla».
Riccardo Maniscalco: la realtà toccata con mano dei gestori
Comune e Governo hanno pensato a dalle misure di sicurezza che, seppure formulate per garantire la sicurezza di clienti e personale, sono poco sostenibili. Provare per credere: Riccardo Maniscalco fa i calcoli, provando a tener separati i tavoli fuori, ipotizzando le entrate scaglionate, il pagamento effettuato solo con Pos: il risultato parla chiaro, con ingressi e entrate ridotte all’osso. «Ma le tasse – si lamenta – le devo pagare lo stesso».
La rabbia di un imprenditore
«Le cose che stanno accadendo sono troppe e non ce la faccio a tenerle dentro», così scrive sul suo profilo social Riccardo Maniscalco. Che non trattiene più la sua frustrazione di fronte a una situazione difficile, quasi impossibile, che in molti purtroppo vivono in questo lungo periodo di chiusura.