FRIULI VENEZIA GIULIA – Anche questa regione del nord Italia è ripartita come le altre, con l’accesso ai pubblici esercizi. Le città e le piccole località hanno di nuovo trovato una parvenza di normalità, con persone sedute ai tavolini e nelle piazze, seppur distanziate e coperte dalla mascherina. Una bell’immagine che però non può che fare i conti anche di chi le serrande, non le ha potute rialzare. I cartelli sulle porte chiuse sono tanti, a causa dell’incapacità di sostenere i costi di una riapertura condizionata da molte, forse troppe, misure di sicurezza. Leggiamo la notizia da ilfriuliveneziagiulia.it.
Riapertura rallentata
Alcuni esercenti e negozianti hanno esposto avvisi per la clientela, in cui annunciano imminenti riaperture rimandate per attrezzarsi rispetto alle nuove regole previste dai decreti governativi e dalle ordinanze della Regione.
La Confcommercio – Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) manifesta un cauto ottimismo ma raccomanda prudenza. Il tema è quello del rispetto delle regole negli esercizi pubblici, una condotta determinante per non aumentare i contagi e dimostrare dunque che l’allentamento del “lockdown” è misura sostenibile sul territorio, anche in bar e ristoranti.
“La categoria – avverte Carlo Dall’Ava, presidente provinciale di Udine di Confcommercio Fipe – è ripartita con una grande voglia di recuperare il lavoro perso e il rapporto con la clientela. Oltre che di tutelare l’occupazione dei collaboratori. Ma in questo momento è fondamentale che tutti, imprenditori e consumatori, si dimostrino seri e responsabili. Il rischio, altrimenti, è di vanificare il lavoro fatto da Confcommercio Fvg d’intesa con il governatore Fedriga”.
Bisogna esser cauti
“Siamo riusciti a evitare il protocollo rigidissimo e di fatto inapplicabile dell’Inail, ma ora è necessario che il cittadino collabori con il gestore in modo da evitare comportamenti sconsiderati, di cui tutti pagherebbero le conseguenze – aggiunge Dall’Ava –. Un messaggio da trasmettere anche all’estero, nell’auspicio che si possano al più presto rivedere i turisti stranieri in regione.
La situazione ricorda in qualche modo l’epoca in cui fu introdotta la legge antifumo. In quell’occasione, ligi e inflessibili, dimostrammo grande serietà. Lo stesso dobbiamo fare in questi giorni fondamentali per una ripartenza economica che va obbligatoriamente adeguata a un contesto sanitario in cui il virus è ancora presente”.
Per quanto riguarda gli spostamenti in regione, Trenitalia ha rilevato un aumento di passeggeri sui treni del Fvg rispetto alla settimana scorsa ma senza problemi di affollamento.