MILANO – Prezzi del caffè in forte altalena durante il mese di giugno. Le statistiche del rapporto mensile Ico evidenziano una ripresa della media mensile dell’indicatore composto, che risale sopra la soglia dei due dollari per libbra attestandosi a 202,46 centesimi, il valore più alto da febbraio L’incremento, rispetto a maggio, è del 4,5%.
Sempre altissima la volatilità, che supera, ancora una volta, la doppia cifra risultando pari all’11%.
L’indicatore giornaliero dei prezzi del caffè ha toccato i suoi massimi a inizio mese (208,69 centesimi il 1° giugno), per scendere quindi, in modo discontinuo, sino a un primo minimo di 197,37 centesimi, il 13 giugno.
Andamento a fasi alterne nella seconda metà del mese: dopo essersi riavvicinato ai massimi, l’indicatore ha nuovamente virato al ribasso scivolando al minimo mensile di 193,32 centesimi, il 28 giugno.
Ma un forte rimbalzo ha riportato in area 200 centesimi sin dal 29 giugno. L’indicatore ha così chiuso il mese a quota 200,92 centesimi.
Gli incrementi più marcati si sono verificati, ancora una volta, sul fronte dei prezzi del caffè arabica. Brasiliani naturali, colombiani dolci e altri dolci si rivalutano rispettivamente del 5,8%, 5,3% e 5,1%. Crescita molto più contenuta per i robusta (+0,7%).
L’indicatore di New York segna un +4,9% rispecchiando le turbolenze del mercato di oltreoceano. Londra avanza appena dello 0,2%, riflettendo un sentiment decisamente diverso.
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