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Report Ico: da ottobre a oggi i prezzi del caffè sono cresciuti di un terzo

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MILANO – Il prossimo anno ci sarà meno caffè e i mercati si stanno sin d’ora adeguando: questa l’immagine scattata dal report Ico per il mese di giugno diffuso nel pomeriggio di martedì 6 luglio. I prezzi segnano l’ottavo incremento mensile consecutivo: da ottobre a oggi, la media dell’indicatore composto si è rivalutata di un terzo toccando, a giugno, un nuovo record di 141,03 centesimi per libbra, livello massimo dal novembre del 2016.

L’incremento rispetto al precedente mese di maggio è del 4,6%; rispetto a un anno fa (giugno del 2020), del 42,4%. Colombiani dolci, altri dolci e brasiliani naturali sono in crescita, rispettivamente, del 3,8%, 3,2% e 5,2% rispetto a maggio. I robusta del 6,5%.

Gli indicatori di New York e Londra, nell’ordine, del 2,6% e 5,8%. Un breve excursus storico rivela che colombiani dolci e altri dolci sono ai loro massimi, rispettivamente, da ottobre e dicembre del 2014. I brasiliani naturali, dal novembre del 2016. I robusta dall’ottobre del 2018.

L’indicatore di New York è anch’esso ai suoi massimi da novembre 2016. Quello di Londra da novembre 2018.

Come già detto, l’evoluzione dei prezzi riflette l’aspettativa di un deficit produttivo nella prossima annata caffearia. Ma anche i problemi logistici e di altra natura che rallentano i flussi commerciali. A cominciare dalla ridotta disponibilità di container e senza dimenticare gli scioperi e i blocchi stradali che hanno paralizzato per settimane la Colombia.

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